Concerto che scalda il cuore con “Ritmi Briganti” a #Fondi per la Persona dell’Anno

9 gennaio 2017 | 07:15
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Concerto che scalda il cuore con “Ritmi Briganti” a #Fondi per la Persona dell’Anno

Il concerto, organizzato dalla Pro Loco Fondi, è finalizzato alla salvaguardia e diffusione del patrimonio musicale tradizionale

Concerto che scalda il cuore con “Ritmi Briganti” a #Fondi per la Persona dell’Anno

Il Faro on line – Domenica prossima 15 gennaio a Fondi alle ore 18.00, nel salone riscaldato del Palazzo Caetani, si terrà il concerto: “Tradizioni e riti popolari” con i Ritmi Briganti. Il concerto, organizzato dalla Pro Loco Fondi, in collaborazione con l’Associazione Culturale San Marco e patrocinato da Regione Lazio, è finalizzato alla salvaguardia e diffusione del patrimonio musicale tradizionale, già supportato dal Ministero dei Beni Culturale e del Turismo – Direzione Generale Spettacolo, MiBact-Dgs.

L’Evento rientra nel progetto “Persona dell’Anno” 2016 promosso dalla Pro Loco Fondi, riservato alle persone che si sono distinte negli ultimi 12 mesi dell’anno appena concluso, in qualsiasi campo e ambito, per dare lustro alla città fondana ed il suo comprensorio.Ilprogramma è un progetto sviluppato da Ritmi Briganti che affronta un repertorio tradizionale variegato e in gran parte inedito, prevalentemente sacro o con forti riferimenti ai riti e alle credenze popolari, alle usanze nella vita campestre e alle tradizioni del periodo natalizio.

In particolare, il programma contiene due canti dedicati alle questue di capodanno raccolti rispettivamente a Minturno e Spigno Saturnia (© 2016 Ritmi Briganti, da una ricerca etnomusicologica curata da Arcangelo Di Micco), due Novene di Natale della tradizione Campana raccolte da Roberto De Simone, due canti Alfonsiani e le preghiere, in particolare Madonna delle Grazie, un antico canto popolare eseguito durante la deposizione delle tammorre alla Madonna delle Galline al Santuario di Pagani e Ave Donna Santissima dal Laudario di Cortona (XIII sec.). Sarà eseguito inoltre il Canto dei mietitori, una rappresentazione della tradizione popolare minturnese con forti richiami alla devozione e alla religiosità descritti attraverso la separazione delle messi dalla zizzania e mediante i chiari riferimenti alla liberazione dal peccato attraverso il lavoro nei campi.

L’esecuzione è affidata a Ritmi Briganti, una formazione che si è specializzata nella ricerca e nell’esecuzione di composizioni tradizionali e che ha avuto numerosi successi nel 2016 esibendosi in Italia e all’estero in diversi festival internazionali legati alla tradizione popolare. Le esecuzioni, come l’approccio alla musica popolare, sono strettamente legate a una concezione tipica della musica colta, imperniate fondamentalmente sulla ricerca musicologica e sull’analisi del repertorio, ponendo particolare attenzione alla prassi strumentale e filologica, curando la ricostruzione delle parti, l’attenzione per la vocalità stilistica e tecnica, la metodologia nello studio d’insieme.

Il nome dell’ensemble è da interpretare nel significato più ampio, briganti nell’animo, nell’essere vigorosi e allegri, briganti nel senso di brigare, essere una compagnia, unita per un unico scopo al raggiungimento di un risultato finale comune. Briganti anche nell’accezione di prendersi la briga ovvero interessarsi a qualche cosa. La briga nello studio, nella ricerca, nel rigore per affermare su basi certe e scientifiche i meccanismi e i processi che caratterizzano la musica tradizionale. La briga della diffusione dell’immenso patrimonio culturale legato alla musica tradizionale in tutte le sue forme di rappresentazione.

I musicisti provengono da esperienze artistiche e professionali di levatura internazionale, vantando, come solisti e in diverse formazioni, numerose tournée in Italia (Roma, Napoli, Milano, Verona, Bologna, Torino, Potenza, Frosinone) e all’estero (Germania, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Croazia, Turchia, Stati Uniti, Canada e Brasile), riscuotendo sempre particolare apprezzamento e successo di pubblico oltre che di critica.

La voce, Silvia Nardelli, dopo gli studi di pianoforte si diploma in Canto Lirico e successivamente in Musica Jazz (vecchio ordinamento) al Conservatorio Statale di Musica di Campobasso. Ha al suo attivo numerose tournée nel mondo con esperienze operistiche e nell’ultimo decennio in ambito jazzistico e popolare. Inoltre, è Laureata in Scienze dell’educazione (2006, Università degli Studi di Cassino, tesi in storia delle tradizioni popolari, Tradizioni etnomusicologiche in Ciociaria ed in Valle di Comino) e in Scienze della formazione primaria (2009 Università degli studi Roma Tre – Roma con una tesi sulla didattica speciale).

La direzione artistica è affidata ad Arcangelo Di Micco, pianista e compositore con esperienza internazionale nell’ambito concertistico sia da solista che in formazioni cameristiche, autore di testi sulla composizione musicale con particolare riferimento ai nuovi linguaggi e nuove tecnologie, già docente di discipline musicali presso diverse Università e Conservatori di Musica.

Ritmi Briganti eseguono nel 2015 (prima assoluta) la Tarantella del ‘600 (anonimo) in forma cantata, ribattezzandola So’ tarantelle, ispirata a detti e proverbi partenopei (* adattamento ed elaborazione del testo curato da Silvia Nardelli). A Luglio 2016, durante una tournée in Sardegna, concretizzano la prima esecuzione de Il canto dei Mietitori, una rappresentazione musicale frutto di una ricerca etnomusicologica svolta sul territorio di Minturno.