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#Roma, Santori: “Sul blocco delle barelle depositato un esposto in procura”

Il Consigliere di FdI: "Siamo certi che la Procura indagherà a fondo sentendo familiari e amici che all'unisono confermano i ritardi dell'ambulanza e il cortocircuito tra 118 e 112"

#Roma, Santori: “Sul blocco delle barelle depositato un esposto in procura”

Il Faro on line – “Avevamo annunciato un esposto alla Procura di Roma in relazione ai gravi fatti che hanno coinvolto la giovane Raffaella Novaldi, deceduta presso il Policlinico di Tor Vergata nei giorni scorsi, e oggi abbiamo depositato la denuncia al Procuratore Capo Pignatone perché riteniamo che venga fatta immediatamente chiarezza sulla vicenda. Sulla questione delle ambulanze bloccate negli ospedali della Capitale deve intervenire il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e aprire un’indagine interna per sgomberare il campo da ogni dubbio su una situazione che se confermata nella sua inadeguatezza esporrebbe a seri rischi i cittadini”. E’ la dichiarazione di Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale.

“Sono certo che la magistratura ascolterà le decine di familiari e amici della povera Raffaella circa il ritardo nei soccorsi, acquisirà tutti i tabulati e i documenti prodotti in quella giornata. Non possono essere le autorità regionali a minimizzare ma le autorità competenti, Procura della Repubblica e Ministero della Salute, ad avviare un percorso di trasparenza e certezza di assistenza in fase di emergenza. A prescindere dal fatto specifico i cittadini non possono pagare sulla loro pelle l’eventuale cortocircuito tra numero unico per le emergenze 112 e Ares 118, su cui tocca invece alle istituzioni preposte intervenire prontamente e in modo chiaro ed efficace. Se si è determinato effettivamente un ritardo nei soccorsi, chi avrà sbagliato dovrà pagare”.

“Alla luce di questi ultimi gravissimi eventi, vogliamo sapere quanti interventi vengono attivati da Ares per le cosiddette ambulanze “spot”, rinforzi privati che subentrano alle ambulanze dell’azienda bloccate nei pronto soccorso e quante ore di attesa si perdono. Inoltre, ci chiediamo quali provvedimenti sono stati presi da Ares 118 dopo il servizio de Le Iene di alcuni mesi fa sul volontariato pagato in nero dalle cooperative. Nel 2017 a Roma e nel Lazio è intollerabile dover raccontare di morti e disagi probabilmente causati dalla carenza di ambulanze. Continuano ad arrivarci segnalazioni da tutta l’Italia di una gestione marcia delle ambulanze di soccorso per questo motivo attiveremo una class action per chiedere che il diritto all’assistenza d’emergenza sia gestito in maniera totalmente diversa” -conclude Santori.