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#Scuola, la protesta del Baffi contro la politica: ‘Ignorati dalle Istituzioni, siamo una periferia’

La Raggi non ha ancora inviato nemmeno un delegato. L'intervento di Calicchio; "Io c'ero in mezzo airagazzi, ma la competenza ci impedisce di intervenire. Scriverò a Città Metropolitana"

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#Scuola, la protesta del Baffi contro la politica: ‘Ignorati dalle Istituzioni, siamo una periferia’

Il Faro on line – Ancora un giorno di proteste, ancora un giorno di silenzi, ancora una volta emarginati, invisibili, insignificanti. La rabbia degli studenti del Paolo Baffi a Fiumicino monta per questo. Non è solo la carenza strutturale, il freddo, l’acqua che cade nelle classi, ma l’assoluta trasparenza degli studenti rispetto alle istituzioni. Prima tra tutti la Città Metropolitana, che da quando è iniziata la protesta, al rientro dalle festività, non si è mai interessata.

“Noi non siamo Ostia, dove ci sono più scuole attaccate, oppure Roma città, noi siamo la periferia, e a chi guida Città Metropolitana non interessiamo”. L’obiettivo è evidentemente la Raggi, che non ha mandato nessun delegato a parlare con i ragazzi. Eppure a Ostia c’è stato, bastava si allungasse di qualche chilometro, magari attraversando Ponte della Scafa, così avrebbe potuto relazionare anche sulla necessità del collegamento tra le due città.

Le proteste

Ma tant’è. Nessuno si è fatto sentire e, a dire la verità, neanche dal Comune di Fiumicino è arrivata quella solidarietà che si aspettavano i ragazzi. Stamattina – raccontano i rappresentanti – per qualche minuto si è affacciato l’assessore Calicchio, ma per spiegare che la competenza non è del Comune di Fiumicino, e spiegare cosa i ragazzi avrebbero dovuto fare, dandogli la propria solidarietà a parole. Intanto i disagi restano, come le proteste.

I disagi

Non c’è solo il freddo. Il riscaldamento è stato acceso da giorni, ma i quattro/cinque moduli per classe non bastano a riscaldare l’ambiente. “Ha piovuto dentro le classi – raccontano gli studenti – in alcune abbiamo messo i secchielli dentro la scuola. Abbiamo ‘avvistato’ scarafaggi, in alcune classi l’intonaco perde pezzi. Un condizionatore perdeva, e l’abbiamo riparato al volo con carta e gomma da masticare,

Ma paradossalmente non sono questi i problemi più gravi. Mancano ancora alcuni professori di matematica, inglese, italiano, persino nelle classi che quest’anno avranno l’esame. E siamo a gennaio… “Ci continuano a dire che la competenza è di questo o di quello. Noi siamo al freddo e fuori scuola. Non ci interessa di chi sia la competenza, aiutateci a sistemare le cose!”

I chiarimenti dell’assessore Paolo Calicchio

La mia solidarietà nonèstata sol formale, ma sostanziale. Sono andato a parlare con la Preside, ho ascoltato i ragazzi, faremo una lettera alla Raggi così come abbiamo fatto per Maccarese. Purtroppo è la legge che impedisce al Comune di intervenire, in quanto fuoori competenza. Non è una questione di cattiva volontà, ma di regole dello Stato Italiano. Gli attacchi strumentali di queste ore sui social contro il mio assessorato si commentano  da sé. Io c’ero e ci sarò al fianco dei ragazzi, ma spetta ad un altro Ente intervenire e programmare. Dire la verità è meglio che illudere facendo propaganda”.

La lotta

La lotta prosegue ad oltranza, nella speranza che qualcuno dalla Città Metropolitana si svegli, che il Comune di Fiumicino si schieri accanto agli studenti e che la preside venga messa in condizioni di gestire la scuola. Perché senza soldi, senza manutenzione, ristrutturazione e senza professori è difficile andare avanti. Anche per un dirigente scolastico illuminato.

Intanto i ragazzi stanno cercare di organizzare una manifestazione sotto la sede di Roma Città Metropolitana. La foto non inganni: è stata fatta mentre alcuni, per il freddo, si erano già allontanati, ma è previsto un nuovo sit in con centinaia di ragazzi. Il che comunque non sposta il problema: anche se solo una classe fosse disagiata, bisognerebbe intervenire, non ignorare. Proprio ciò che lamentano gli studenti.

 

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