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#Alitalia, Hogan, no alla quota Lufthansa, la soluzione è italiana

Etihad conferma impegno, ma progetta un cambiamento. Ball vede i soci prima del Cda

#Alitalia, Hogan, no a quota Lufthansa, soluzione italiana

Il Faro on line – La soluzione ai problemi di Alitalia è “italiana”. Ad indicare la strada è il vice presidente e numero uno dell’azionista Etihad, James Hogan, che allontana invece l’ipotesi Lufthansa e assicura il sostegno di Abu Dhabi ad aiutare la compagnia tricolore ad invertire rotta.

Intanto l’a.d. Cramer Ball prosegue il lavoro di condivisione con i soci e le banche sul nuovo Piano industriale, in attesa dell’arrivo del nuovo advisor che verrà selezionato lunedì dal consiglio di amministrazione. Etihad, che nel 2014 ha versato 560 milioni (pari ad una quota del 49%) nell’aviolinea italiana per trasformarla in una compagnia “a cinque stelle”, resta impegnata (insieme al proprio azionista, il Governo di Abu Dhabi) anche oggi che Alitalia continua a perdere oltre 500 milioni al giorno, ha assicurato Hogan nel corso di una conferenza a Dublino.

L’impegno economico

Un impegno dimostrato recentemente con un’iniezione di 100 milioni di capitale, oltre ad aver convertito obbligazioni in strumenti semi-equity: operazioni che confermano Alitalia come “partner di lungo termine di Abu Dhabi”, ha sottolineato il manager australiano, che ha anche elogiato il sostegno dato ad Alitalia dai suoi azionisti del mondo bancario, UniCredit e Intesa Sanpaolo, così come quello dato dal governo italiano.

Cambio di obiettivi

Ma se nel primo anno di ingresso di Etihad, i “progressi” ci sono stati, ha ricordato Hogan, ora le cose sono cambiate e la compagnia ha dovuto rinunciare all’obiettivo di ritorno all’utile nel 2017. Alitalia oggi ha bisogno di un cambiamento ma attraverso una “soluzione italiana”, ha detto Hogan, mostrando ottimismo sulla seconda fase del Piano industriale cui stanno lavorando il management e gli azionisti: “sono fiducioso che il management e i dipendenti abbracceranno il cambiamento necessario per tornare in pista”.

Il piano industriale

E sarà proprio il management di Alitalia a “definire e consegnare il piano industriale, che porterà la compagnia aerea verso il ritorno all’utile”, ha messo in chiaro Hogan. Escluso, invece, che Etihad possa acquisire una quota di Lufthansa, ipotesi ventilata da indiscrezioni giornalistiche che indicavano questa soluzione anche per sistemare i dossier Alitalia e Air Berlin: con la compagnia tedesca, ha precisato Hogan, si sta invece discutendo un nuovo accordo di code-share dopo quello annunciato un mese fa. Intanto oggi c’è stata un’altra tappa del processo di condivisione iniziato sul Piano industriale per andare incontro alle richieste del Governo.

Gli incontri informali

Oggi Ball ha avuto un primo incontro informale con i neo consiglieri Gaetano Micciché e Federico Ghizzoni, oltre ad vari altri soci, per fare il punto sulla situazione. Anche in vista del cda del 23 gennaio che formalizzerà il nuovo advisor (secondo indiscrezioni dovrebbero essere Roland Berger per la parte industriale e Kpmg per quella finanziaria), che dovrà fare un esame approfondito delle 158 pagine del Piano e validarne la solidità e le prospettive. Un lavoro su cui pende la spada di Damocle del tempo: a quel punto saranno trascorse già due delle 3 settimane concesse dal Governo nell’incontro del 9 gennaio e promesse dal presidente Luca Cordero di Montezemolo. (fonte: ansa)