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Nuova scossa di #terremoto 5.3, epicentro a Montereale (L’Aquila). Trema tutta Roma

18 gennaio 2017 | 11:29
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Nuova scossa di #terremoto 5.3, epicentro a Montereale (L’Aquila). Trema tutta Roma

Il sisma si è sviluppato a 10 chilometri di profondità

Nuova scossa di #terremoto 5.3, epicentro a Montereale (L’Aquila). Trema tutta Roma

Il Faro on line – Nuova forte scossa di terremoto delle 11.14 è stata avvertita in tutta l’Italia Centrale. La terra ha tremato per diversi secondi anche a Roma. In precedenza, alle 10.25, c’era stata un’altra scossa di magnitudo 5.3. Il sisma è avvenuto tra L’Aquila e Rieti, nella zona di Montereale (AQ), l’epcicentro è a una profondità di 10 chilometri. Gli altri comuni vicini (entro 10 chilometri) sono Capitignano, Campotosto, Amatrice e Cagnano Amiterno.

La scossa è stata sentita nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ed è stata avvertita anche a Roma. Rispetto ai capoluoghi e alla capitale, la scossa è avvenuta 28 chilometri a sud-ovest di Ascoli Piceno, 36 chilometri a nord dell’Aquila e 111 chilometri a nord-est della Capitale.

Cnr, è ancora ‘effetto domino’

“E’ probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘contagio sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’”. E’ questo il commento di Andra Billi dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr (Igag-Cnr) sugli eventi sismici che si sono verificati questa mattina nel centro Italia.

“Quando una faglia genera un terremoto – prosegue Billi – la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima e trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile (ore, giorni, mesi, anni) possono a loro volta generare terremoti e di nuovo ‘contagiare’ le faglie adiacenti”.

“Tali terremoti – aggiunge il Cnr – saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile”.

Campotosto, bloccati in casa come topi

“Sentiamo scosse in continuazione, ma siamo impossibilitati a uscire: siamo bloccati dentro casa, come i topi”. Così il vice sindaco di Campotosto, Gaetana D’Alessio, descrive la situazione della frazione di Mascioni, in cui vive, e che ospita numerose persone anziane. “Da noi a Mascioni la situazione è critica – ammette – A Campotosto un po’ meglio perché le turbine partono da lì mentre qui c’è molta neve, ma la cosa più preoccupante è il terremoto”.

La donna ha un’attività, “sono volate bottiglie e bicchieri per terra, secondo me la magnitudo è molto più alta di quella comunicata perché neanche il 6 aprile 2009 era andata così – C’è gente che vive in strutture molto vetuste, in pietra. I telefoni sono saltati, l’elettricità non c’è, tra poco avremo anche bisogno dei medici perché senza riscaldamenti stiamo gelando”.