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#Minturno, orario treni: il disagio continua nel silenzio della Regione

30 gennaio 2017 | 14:00
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#Minturno, orario treni: il disagio continua nel silenzio della Regione

I pendolari: “Continui ritardi, perdita di coincidenze e cancellazioni senza adozione di adeguati provvedimenti a volte anche facilmente realizzabili”

#Minturno, orario treni: il disagio continua nel silenzio della Regione

Il Faro on line – “Il nuovo orario continua ogni giorno sotto gli occhi di tutti,ad arrecare disagi agli utenti della linea Roma Napoli: ne sono testimonianza i continui ritardi, la perdita di coincidenze e le cancellazioni senza adozione di adeguati provvedimenti a volte anche facilmente realizzabili (ad esempio ritardare la partenza di pochi minuti dei treni con orario prossimo a quelli oggetto di ritardo o cancellazione), a cui si aggiungono i problemi progettuali per il taglio di molti dei collegamenti per talune stazioni del Sud Pontino.
Tutto questo arreca quotidianamente disagi ai migliaia di pendolari della linea che hanno visto aumentare i loro tempi di percorrenza, cosa evidente soprattutto per il raggiungimento di talune stazioni della linea, e più in generale i tempi di assenza da casa a causa della diversa modulazione degli orari non sempre consona alle esigenze dei pendolari, come invece era col vecchio orario.
Sulla questione ha mostrato sensibilità Legambiente, preoccupata perché tale situazione sta determinando l’incentivo all’uso dei veicoli privati per spostarsi verso le stazioni più importanti, complicando ulteriormente le già disastrate condizioni di congestione del traffico e dei parcheggi di tali località” – lo dichiarano i Comitati Pendolari Linea FL7 .

Anche le istituzioni locali che hanno preso posizione a favore degli utenti, sia agendo con lettere ed incontri direttamente verso la regione, sia partecipando alle assemblee pubbliche indette dai comitati pendolari per ascoltare direttamente le loro esigenze; a questi si aggiungono gli interventi attuati dai vari gruppi consiliari o singoli consiglieri sostanzialmente incentrati sulla presentazione di interrogazioni rimaste però senza risposta.
Dinanzi ad una incomprensibile assenza e tempestiva risposta da parte della istituzione regionale, evidentemente inconsapevole delle ripercussioni che ogni utente subisce ogni giorno, i Comitati hanno provveduto a reiterare la necessità di un tavolo tecnico tra le Regioni, le istituzioni locali, Trenitalia e gli stessi Comitati, anche questo ancora in attesa di riscontro.
Tutto questo appare in netto contrasto con la rapidità di intervento adottata giustamente su un altro problema qual è il costo degli abbonamenti sui treni ad alta velocità: le diverse modalità con cui risultano affrontate le due questioni dipendono forse dalla capacità/volontà di ascolto dell’interlocutore?”.

“I comitati fino ad ora hanno tenuto un atteggiamento responsabile e costruttivo perché fiduciosi dell’interlocuzione con le istituzioni preposte ma adesso è necessario che la Regione dimostri concretamente, ai cittadini, alle istituzioni locali e alle forze politiche tutte, che i buoni intendimenti tanto acclamati di potenziare il trasporto su ferro,portino a conclusioni concrete e non siano solamente oggetto di propaganda politica.
Se ciò non avrà riscontro immediato i Comitati si vedranno costretti a porre in essere nuove iniziative per vedere assicurato il loro bisogno di mobilità, al quale è legato il proprio lavoro e quindi il proprio sostentamento, cioè questioni vitali”  – conclude la nota.