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Cronaca Locale
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#SantaMarinella, Noi con Salvini: “Se Bacheca non vuole più fare il sindaco, dia le dimissioni e si occupi di immigrazione come mestiere”

1 febbraio 2017 | 17:27
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#SantaMarinella, Noi con Salvini: “Se Bacheca non vuole più fare il sindaco, dia le dimissioni e si occupi di immigrazione come mestiere”

NcS”Siamo esterrefatti dalle dichiarazioni nervose e scomposte di Bacheca, prive di un minimo di contenuto e sintomo di grande nervosismo, che, peraltro, non può che farci piacere”

#SantaMarinella, Noi con Salvini: “Se Bacheca non vuole più fare il sindaco, dia le dimissioni e si occupi di immigrazione come mestiere”

Il Faro on line –  “Abbiamo acceso i riflettori su una situazione che riguarda i cittadini di Santa Marinella, perché a differenza sua, viviamo la nostra città e cerchiamo di difenderla dalle usurpazioni che lui stesso sta perpetrando sotto mentite spoglie e grandissima è stata la nostra soddisfazione ieri, quando, alla nostra segreteria, sono giunti i ringraziamenti dei cittadini che ci avevano rivolto la segnalazione per cercare aiuto, sottolineando che, letta la risposta di Bacheca, sono rimasti più che atterriti, sperando che il primo cittadino si alzi dalla poltrona di Via Rucellai per farsi un giro nei suoi luoghi d’infanzia” – lo dichiara in una nota Noi con Salvini, sezione locale di Santa Marinella.

“Sta di fatto che il Sindaco, invece di preoccuparsi dell’ordine pubblico e del benessere dei cittadini, l’ha buttata in politichese, attaccando il nostro segretario cittadino, che come molti altri militanti fa parte del nostro gruppo, è bene che sappia, però, che i residenti di via della Fornacetta, sono esausti , perché se è vero che non ci sono rifugiati Sprar a Via della Fornacetta, la cosa è ancora più grave, perché vuol dire che Bacheca non conosce nulla di questa città, preso come e ad approvare project financing e cercare di mettere le toppe su via delle colonie, oltre ad indebitare tutti noi per rimettere a posto la piscina comunale costruita malissimo pochi anni or sono”.

Chiediamo ufficialmente di rendere il progetto Sprar, trasparente. Vorremmo sapere da quale paese provengono i clandestini\rifugiati e quanti dei 661 mila euro all’anno vengono spesi per integrazione; come vengono spesi quei soldi e come sono distribuiti sul territorio cittadino, vorremmo saperlo in modo dettagliato, come vorremmo sapere se sia l’Arci o il Comune ad individuare gli alloggi e le zone ed in base a quale criterio. Secondo noi ci dovrebbe essere la stessa trasparenza che ricade in capo alle pubbliche amministrazioni, visto che la spesa degli affitti è coperta con fondi pubblici. L’Arci o il Comune ha mai fatto un avviso alla cittadinanza destinato ai proprietari di immobili che vogliano destinarli all’accoglienza? O la scelta è per conoscenza diretta?
Visto che a dicembre è stato dato l’indirizzo di fare una nuova gara d’appalto per individuare il soggetto che gestirà lo Sprar per i successivi anni, siamo curiosi di capire cosà ci aspetterà per il futuro”.

Invece di tacere su cose importanti e rispondere solo in modo volgare quando si sente in colpa, ci risponda su questo, visto che i cittadini di Santa Marinella ogni anno spendono 661.000 euro, per ospitare 40 profughi, che l’Arci a livello organizzativo e il gruppo dell’Ancora di Eugenio Fratturato, a livello politico, gestiscono.
Ricordiamo che il progetto Sprar e finanziato in parte dal governo e in parte dal nostro comune, lo stesso governo che prende i soldi dal nostro bilancio per il fondo di solidarietà; in poche parole i soldi escono dalle casse comunali, vanno in quelle dello stato che poi ce li rida in parte per gestire i profughi.
Attendiamo fiduciosi, una risposta sperando che lasci perdere le casacche politiche del quale lui stesso, nell’armadio, ne ha una vasta scelta decidendo, a buon bisogno, quale indossare ogni mattina in attesa di capire quale le sia più utile per la candidatura alle regionali, ma, piuttosto, dia risposte ai cittadini esasperati” – conclude la nota.