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Non finisce la vicenda stadio. La Roma è ottimista. Entro il 3 marzo, le modifiche richieste

3 febbraio 2017 | 15:01
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Non finisce la vicenda stadio. La Roma è ottimista. Entro il 3 marzo, le modifiche richieste

“Non vorranno lasciarsi sfuggire un’opportunità che prevede un investimento destinato alla città, che ammonta ad oltre 1,6 miliardi di euro”. Dichiarano, fonti vicine ai proponenti del progetto

Non finisce la vicenda stadio. La Roma è ottimista. Entro il 3 marzo, le modifiche richieste

Il Faro on line – Dopo la decisione presa dal Comune di Roma, di negare la costruzione del nuovo stadio della società giallorossa, presso i terreni di Tor di Valle, la dirigenza dell’As Roma esprime tuttavia, il suo ottimismo, per il prosieguo dell’iniziativa: “La Roma ed il costruttore Parnasi conservano ancora la fiducia, che le istituzioni coinvolte nel processo decisionale, non vorranno lasciarsi sfuggire un’opportunità che prevede un investimento destinato alla città, che ammonta ad oltre 1,6 miliardi di euro”. Come indicato dall’Ansa, la citazione arriva direttamente, da fonti vicine ai proponenti del progetto.

L’atto inviato dagli uffici del P.A.U, è solo di natura amministrativa, non riguarda la linea politica, della Giunta Capitolina. In questo caso, la Roma potrà facilmente adempiere alle richieste pervenute, con leggere modifiche indicate. Nel documento diffuso, lo scorso 2 febbraio, dalla Regione Lazio, si era intuito uno spiraglio di speranza, per giocatori e tifosi capitolini. Si indica che le condizioni favorevoli, atte alla costruzione dello stadio, passerebbero per alcune diverse assicurazioni, nei confronti della sicurezza stradale, veicolare e pedonale. Si incoraggia ad integrare quindi il progetto, con le elaborazioni mancanti.

E’ per questo che la Roma sembra abbia colto positivamente questo messaggio, per mettersi a disposizione. L’impianto che eventualmente verrà realizzato, sarà tra i più grandi d’Europa. La data ultima di scadenza, oltre la quale il progetto proposto non potrà andare avanti, è il 3 marzo. La Roma dovrà inviare le modifiche richieste e poi arriverà la decisione finale di Roma Capitale.