Decreto 58, un convegno senza risposte, il Pd chiama l’assessore Refrigeri a #Fiumicino, ma non convince i proprietari

17 febbraio 2017 | 07:15
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Decreto 58, un convegno senza risposte, il Pd chiama l’assessore Refrigeri a #Fiumicino, ma non convince i proprietari

Deluso il Comitato Spontaneo Isola Sacra: “Non ci è stato detto nulla di nuovo”. Cittadini pronti ai ricorsi “ad adiuvandum” insieme al Comune contro l’Ab Tevere

Decreto 58, un convegno senza risposte, il Pd chiama l’assessore Refrigeri a #Fiumicino, ma non convince i proprietari

Il Faro on line – Un convegno senza risposta. E’ la sensazione che hanno avuto gli aderenti al Comitato Spontaneo Isola Sacra intervenuti al convegno del Pd che ospoitava anche l’assessore Refrigeri e affrontava la questione dei vincoli sul territorio di Fiumicino.

“Il Comitato Spontaneo Isola Sacra – è scritto in una nota – vista l’annosa vicenda dei terreni con le concessioni edilizie bloccate, che da troppo tempo mettono in difficolta’ molti residenti costretti comunque a pagare tasse consistenti per beni e diritti che non possono esercitare; visto il nuovo Piano di Assetto Idrogeologico che prevede la realizzazione delle idrovore necessarie nel Comune di Fiumicino; vista la frequenza ormai quasi annuale degli eventi alluvionali che ogni volta mettono la popolazione in grave rischio con notevolissimi danni di vario genere a tutta la comunita’; tenuto conto che opere come l’argine per rischio esondazione e il potenziamento delle idrovore di Isola Sacra sono previste nel piano “Italia Sicura” previsto dal governo Renzi e sono già finanziabili, chiede all’Assessore Refrigeri ed al Sindaco Montino ed a tutta la Giunta Comunale di Fiumicino di intraprendere tutte quelle azioni volte alla messa in sicurezza del territorio di Isola Sacra dal pericolo alluvione, con particolare riguardo alle opere previste e fondamentali come riportato dal progetto del Consorzio di bonifica con il potenziamento e raddoppio delle idrovore già previsto da molti anni;di intraprendere tutte le azioni istituzionali necessarie per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza specificate nei piani triennali delle opere previste dal bilancio del Comune di Fiumicino approvato proprio da questa maggioranza”.

Una presa di coscienza generale, dunque, e la richiesta di un impegno a muoversi sia al Tar sia al Tribunale delle Acque. “In questa sede non ci hanno dato risposte – dicono dal Comitato – vuol dire che non ne hanno. E allora facessero ricorso e noi, ad adiuvandum, saremo con loro. D’altronde sono lì per questo, per difendere gli interessi dei cittadini. Onestà vuole che si riconosca a questa Amministrazione tutti gli sforzi fatti per arrivare a una soluzione, e anche la disponibilità al dialogo. Ma non si vive di sole intenzioni, ora vogliamo i risultati”.