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I lavoratori di Alitalia: ‘Noi non siamo una low cost ed il nostro lavoro non si svende!’

8 marzo 2017 | 07:05
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I lavoratori di Alitalia: ‘Noi non siamo una low cost ed il nostro lavoro non si svende!’

La protesta: “Alitalia vuole abbassare il costo del lavoro, già più basso rispetto alle grandi compagnie europee”

I lavoratori di Alitalia: ‘Noi non siamo una low cost ed il nostro lavoro non si svende!’

Il Faro on line – “Come in Almaviva, Alitalia vuole abbassare il costo del lavoro, già più basso rispetto alle grandi compagnie europee, attraverso un vile ricatto: o salario ridotto ai minimi termini e diritti calpestati o niente lavoro” – dichiarano i lavoratori di Alitalia attraverso la cellula aeroportuale del Partito Comunista.

“La realtà di Alitalia va letta in un altro contesto, ovvero dove l’industria del trasporto aereo mondiale ha avuto uno sviluppo nel 2016 che ha fatto girare miliardi e miliardi incrementando il numero di passeggeri trasportati in tutto il comparto aereo internazionale rispetto all’anno precedente, come dichiarato dall’ente preposto Icao, e soprattutto doveamministratori delegati molto ben pagati si sono succeduti con ottime buone uscite ma senza che la compagnia decollasse – affermano – siamo sicuri che i vari amministratori delegati e dirigenti Alitalia abbiano fallito ogni anno? Perché se è davvero così, di sicuro i loro errori non dobbiamo esser noi lavoratori a pagarli”.

“Ma se invece questa dirigenza ogni volta molto ben pagata,  abbia fatto proprio quello che “doveva fare”, ovvero quello che denunciamo da anni a livello totale di tutto l’aeroporto di Fiumicino? Ovvero spezzettare e subappaltare in tante piccole aziende per incrementare i guadagni dei padroni attraverso l’abbassamento del costo del lavoro e relativo sfruttamento della manodopera – continuano i lavoratori – vogliono trasformare Alitalia in una lowcost per farci credere che dobbiamo competere con Ryanair, cioè una compagnia che paga circa un terzo di quello che paga Alitalia per atterrare a Fiumicino e che non riconosce i diritti basilari dei lavoratori (come, ad esempio, lo Statuto del Lavoratore) e che non paga le stesse tasse in Italia che pagano tutti”.