#RomaOstia, omaggio ai runners: hanno sofferto, combattuto, lottato e amato la gara

12 marzo 2017 | 23:43
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#RomaOstia, omaggio ai runners: hanno sofferto, combattuto, lottato e amato la gara

Roma Ostia 2017. Le interviste de Il Faro on line. Iannelli, Chiarelli, Cominotto e Calcaterra raccontano la loro mezza maratona.

#RomaOstia, omaggio ai runners: hanno sofferto, combattuto, lottato e amato la gara

Il Faro on line – Dietro ai keniani ed agli etiopi, anche loro. I grandi runners italiani. Sia top che amatori. Tutti insieme, sui 21 km verso Ostia, con il sogno di registrare un tempo importante. Alcuni lo hanno fatto ed alcuni no. Può succedere, lo sport è anche questo. Ma una mezza maratona insegna e può indicare la via da seguire, nelle gare successive. Allora, anche se quel timing desiderato non è arrivato, diventa esso una sfida importante, per la volta dopo.

Tante emozioni allora, da conservare dentro a quella medaglia, dal colore uguale per tutti e messa al collo, con il fiato spezzato, appena arrivati sul lungomare. Un alloro con un grande significato. Anima e sacrificio. Ricordo ed emozione. Orgoglio e passione. Tanti gli atleti importanti, del panorama azzurro, come anche, tantissimi e per la maggior parte, anche gli amatori giunti, da tutte le regioni italiane ed anche dall’estero.

Tutta quotidianità, lavoro e famiglia, gli appassionati della corsa. Tutti con il desiderio di vivere una giornata memorabile, esprimendo la corsa e sanando il proprio corpo. Un sogno, la Roma Ostia per tutti loro. L’immenso popolo dei runners. Ed a fine competizione, le fotografie pubblicate sui social, come i pensieri e la gioia espressi hanno sottolineato, un’esperienza da ricordare.

Firmata e marcata, da tanta serietà sul piano sportivo e da tanto amore,per la corsa. In egual modo, sia i top atleti che amatori hanno sofferto, combattuto, lottato e amato una gara, sin dalle prime ore del mattino. Albeggiava su Roma, quando gruppi interi di podisti si dirigevano con zaino pacco gara, sulle spalle e numero di pettorale, con identità immortale, verso il fungo dell’Eur. Ognuno di loro, si dirigeva verso le rispettive onde di partenza, in base ai tempi di iscrizione, guadagnati durante l’anno. Passione, solo passione. Determinazione, tanta. Magari senza podio. Ma quella medaglia, messa al collo, dal colore argento per tutti, conserva qualcosa di più.

Ha incontrato alcuni di loro, Il Faro on line, a margine della competizione. Ecco le loro testimonianze.

Angelo Iannelli, Fiamme Azzurre Roma, sm 40. Tempo : 1h:07:49

“Prima esperienza, alla Roma Ostia. Al dire il vero, credevo fosse più facile. Muscolarmente, è molto impegnativa. Abbiamo trovato dei momenti difficili, negli ultimi 4 km ed è stata impegnativa. Però, è sempre una bellissima gara ed organizzazione. E’ stato per me, un piacere partecipare. E’ la terza volta, che faccio una mezza maratona. Ho cercato di gestire i primi chilometri. Il mio sogno è quello di correre una maratona”.

Berardo Chiarelli, Lbm Sport, sm 35. Tempo: 01:07:29

“Sono abbastanza soddisfatto. E’ la prima esperienza che faccio, sulla mezza maratona. Era una scommessa per me. Vengo da un percorso fatto in pista. Per tanti anni, ho corso i 3000 e i 5000 metri. Quest’anno, sto provando ad allungare un po’. Il mio obiettivo è quello di correre i 10mila in pista. Mi piacerebbe correre sotto i 30 minuti. In questo periodo della stagione, volevo correre i 21 km, per testarmi sulla distanza doppia, più lunga. In questo momento dell’anno, solitamente il corpo risponde bene, in quanto venendo da una stagione invernale dove si fanno più chilometri, siamo abituati ad un chilometraggio più elevato.

Chiaramente, poi in gara, cambia tutto. La cosa importante, è saperla gestire bene. Non si può sbagliare la prima parte, nella mezza maratona, altrimenti poi si fa fatica ad arrivare, la finale. Probabilmente, svolgerà alcune gare su strada nei 10km. Stiamo valutando, per l’Appia Run. Dopodiché, il primo appuntamento in pista, sarà sicuramente il Campionato Regionale sui 10mila”.

Giorgio Calcaterra, sm42. Tempo: 01:12:43

“Purtroppo, mi trovo in un periodo, non di altissima forma. Non sapevo cosa mi sarei aspettato dalla gara. Sono tuttavia contento, com’è andata. Sono riuscito a dosare le mie sensazioni, nella giusta maniera e a raggiungere un tempo per me, in questo momento, più soddisfacente. E’ lontano da quello che feci lo scorso anno. Corsi in 1h09. Tre minuti in un anno non sono giustificati dal passare degli anni, ma probabilmente, dallo stato di forma. Dipende, dalla preparazione. Ho voluto provare, con i keniani, in casa loro, sui 2400 metri di altitudine. A me, non ha giovato. Ho perso parecchio.

Non riuscivo a correre. Avevo addirittura, problemi nel dormire. Adesso, mi rimetto in forma pian piano. In realtà, durante il mio stage in Kenia, ho visto che corrono più veloce di me, in altura. Sono abituati e molto veloci. L’ultima gara che ho fatto, è stata una gara nel deserto del Saharawi, in Algeria. Ho promosso il sostentamento della popolazione che vive nei campi profughi. E’ andata bene. Sono riuscita a vincerla. Il prossimo 17 marzo, correrò la Maratona di Gerusalemme”.

Manuel Cominotto, Centro Sportivo Esercito. Tempo: 01:06:41

“Non è andata come speravo. Nella mezza maratona, ho un personale di 1h05. Oggi, ho corso in 1h06. Volevo correre un paio di minuti in meno. Mi è accaduto anche a Verona. Ho avuto un dolore ad un fianco. Ho fatto un paio di chilometri soffrendo. Durante la discesa, sono riuscito a recuperare.

Ho pagato tuttavia, questo problema. Noi siamo allenati ad affrontare situazioni difficili in gara. Ci tenevo a finirla, per un discorso personale. Voglio sempre onorare anche, la maglia dell’Esercito. Ringraziare sempre, chi mi da fiducia per questo”.