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#Fiumicino, come i beni culturali possono creare lavoro

17 marzo 2017 | 15:03
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#Fiumicino, come i beni culturali possono creare lavoro
#Fiumicino, come i beni culturali possono creare lavoro
#Fiumicino, come i beni culturali possono creare lavoro

Il Comitato Promotore per il Parco Archeologico riunisce le Istituzioni e le realtà associate di Ostia e Fiumicino per discutere su come impegnare le nuove risorse regionali per i siti archeologici

#Fiumicino, come i beni culturali possono creare lavoro

Il Faro on line – “Quello che è successo il 16 marzo presso il Best Western Hotel a Fiumicino è un fatto più unico che raro per questi territori – afferma Raffaele Megna portavoce del Comitato Promotore per un Sistema Archeologico Integrato fra Ostia e Fiumicino -. Siamo riusciti a mettere attorno ad un tavolo i Comuni di Fiumicino e di Roma che insieme al nuovo Parco Archeologico avranno due mesi di tempo per presentare progetti di valorizzazione dei siti archeologici. A disposizione c’è più di un milione e mezzo di euro che rappresentano la risposta positiva della Regione Lazio a tre anni di battaglie del Comitato. All’incontro erano presenti molti membri del Comitato: sindacati, Cna, Confcommercio, Lipu, associazioni di varia natura, cooperative, ma anche esponenti politici di diversi orientamenti come osservatori esterni che hanno ascoltato le Istituzioni discutere di progetti e sono intervenute con osservazioni”.

Un momento di democrazia partecipata – continua Megna – che rappresenta una prima tappa della nostra battaglia: noi lottiamo perché l’offerta turistica non siano solo i siti, ma tutti gli stupendi territori fra Ostia e Fiumicino utili a creare lavoro vero e diffuso senza deturpare il territorio e senza clientele”.

Però –  affermano Emilio Fatale e Danilo Ruggiero del Comitato -, dobbiamo guardare ai primi passi. Innanzitutto i siti di Fiumicino visitabili solo su appuntamento devono aprire stabilmente con un biglietto unico integrato con Ostia Antica, e qui il Ministero della Cultura ha un ruolo fondamentale, ma soprattutto le realtà associative e politiche di Ostia, in questa fase, devono dire la loro. Creare lavoro in modo sano fra Ostia e Fiumicino, crediamo sia il miglior modo per tagliare l’erba sotto i piedi alle mafie”