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Focolai di morbillo in Europa, l’Italia fra più colpiti

17 marzo 2017 | 08:31
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Focolai di morbillo in Europa, l’Italia fra più colpiti

Aumento dei ricoveri nel Vecchio Continente, In Romania già 16 morti.

Focolai di morbillo in Europa, l’Italia fra più colpiti

Il Faro on line  – L’obiettivo di eradicazione del morbillo dall’Europa doveva essere raggiunto nel 2015, e invece il continente è ancora alle prese con diversi focolai. I radar degli organismi di controllo in particolare sono puntati in questi giorni sulla Romania, dove ci sono stati oltre 3mila casi da febbraio 2016, ma anche l’Italia è finita negli ultimi anni nei ‘piani alti’ della classifica.

Piu’ di un terzo dei casi in Romania, specifica il Centro Europeo di Controllo delle malattie (Ecdc), si e’ verificato in bambini sotto i 4 anni, che nel 96% dei casi non erano stati vaccinati. Anche diversi dei 16 decessi registrati si sono verificati in questa fascia d’eta’.

Lo stesso documento di valutazione del rischio pubblicato pochi giorni fa per l’epidemia romena punta il dito anche contro l’Italia, indicata tra i Paesi in cui il tasso di vaccinazione e’ troppo basso e che già a gennaio aveva registrato 236 casi contro i 77 dello stesso mese del 2016.

“L’Oms ha messo sotto osservazione anche l’Italia ormai da anni – sottolinea Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria -. Questi non sono eventi imprevedibili, sappiamo benissimo che siamo esposti al rischio di epidemie, ma in concreto non si fa nulla”.

“La situazione è estremamente preoccupante, solo nel nostro ospedale abbiamo diversi bambini sotto l’anno di età ricoverati per il morbillo, e abbiamo avuto addirittura dei lattanti contagiati magari dal fratellino. C’è stato già anche un caso di panencefalite sclerosante, una delle complicanze più gravi della malattia” spiega Villani, che dirige anche il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Attualmente in Europa focolai di morbillo sono presenti anche in Austria e Germania, mentre casi isolati riconducibili al ceppo che sta colpendo in Romania si sono verificati in otto paesi, tra cui anche l’Italia.

Per quanto riguarda la copertura vaccinale, segnala sempre l’Ecdc, il nostro paese e la Francia, insieme ad alcuni dei Balcani, sono gli unici paesi in Europa con una copertura della seconda dose inferiore all’84%. “Da noi ancora si disquisisce sull’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola, e nel frattempo la situazione peggiora – sottolinea Villani -. Il problema è delle Regioni, che devono sbrigarsi ad attuare il nuovo piano vaccinale”. (fonte: ansa)