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La rete idrica di #Formia fa “acqua” da tutte le parti

26 marzo 2017 | 08:00
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La rete idrica di #Formia fa “acqua” da tutte le parti

Si è aperta un’enorme voragine a via Madonna di Ponza, altre perdite sono state segnalate a via della Conca e a via XXIV Maggio”

La rete idrica di #Formia fa “acqua” da tutte le parti

Il Faro online- “Lo scorso 22 Marzo si è celebrata la Giornata mondiale dell’acqua, una ricorrenza promossa dalle Nazioni Unite per ricordare l’importanza di questa preziosa risorsa e incentivare cittadini, istituzioni e realtà locali alla sostenibilità nella gestione delle risorse idriche.

Ebbene proprio nelle stesse ore si è aperta un’enorme voragine a via Madonna di Ponza, da cui è iniziata a uscire acqua in gran quantità. Così come altre perdite ci sono state segnalate a via della Conca e a via XXIV Maggio (nei pressi della stazione)”. A dichiararlo è il Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia.

“E’ l’ennesima conferma – prosegue la nota – dello stato di fatiscenza in cui versano le condutture della nostra città e questo nonostante sono ben quindici anni che la gestione del servizio idrico è stata ceduta sciaguratamente ad Acqualatina, con la promessa che si sarebbe cambiato registro e che grazie al suo know-how (parole del consigliere regionale Pino Simeone) le presunte inefficienze dei vecchi gestori (Consorzio degli Aurunci e comune di Formia) sarebbero state un lontano ricordo.

Purtroppo non è andata così. E’ infatti lo stesso gestore ad aver ammesso che le perdite fisiche rappresentano circa il 70% dell’acqua immessa in rete (dato per il sud pontino). D’altronde per noi non è una sorpresa dell’ultima ora.

E’ stato chiaro da subito – prosegue il Comitato – quello che sarebbe stato il motivo conduttore della privatizzazione del servizio idrico. Sosteniamo infatti da anni che dietro alla gestione della società italo-francese vi è un enorme sperpero di denaro, un vero e proprio pozzo senza fondo.

In questi anni le inefficienze non hanno fatto che aumentare, così come è aumentato in maniera esponenziale il costo delle bollette da pagare. Milioni di euro sono stati incassati dal gestore, senza che questo abbia significato un miglioramento della qualità del servizio offerto ai cittadini. Un dare e avere che ha visto i cittadini penalizzati oltre modo, nonostante l’esosità delle tariffe.

Oggi siamo di fronte a un bivio: o lasciare che tutto rimanga così com’è oppure riprendere la battaglia per mandare via Acqualatina dalla nostra città e con essa quanti l’hanno sostenuta. In quest’ultimo caso deve essere chiaro che non accetteremo nessun accordo al ribasso. Non accetteremo cioè che si continui a voler fare profitto su di un bene essenziale come l’acqua”.