“Populo Formiano Feliciter” e il prof. emerito di Filologia classica Heikki Solin riscuotono un grande successo a #Formia

31 marzo 2017 | 08:00
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“Populo Formiano Feliciter” e il prof. emerito di Filologia classica Heikki Solin riscuotono un grande successo a #Formia

Il seminario di studi sulle antiche iscrizioni di Formia è stato organizzato dalla associazione “Formiana Saxa” il 25 marzo presso la sala Ribaud del Comune

“Populo Formiano Feliciter” e il prof. emerito di Filologia classica Heikki Solin riscuotono un grande successo a #Formia

Il Faro on line – Il seminario di studi sulle antiche iscrizioni di Formia, organizzato dall’associazione “Formiana Saxa” il 25 marzo presso la sala Ribaud del Comune di Formia e intitolato “Populo Formiano Feliciter “, ha avuto un grande successo grazie alla presenza del professor emerito di epigrafia e filologia classica dell’università di Helsinki, Heikki Solin.

“Solin – commenta, in apertura, Tommaso Bosco, presidente della Fs – ha dato visibilità internazionale alle testimonianze storiche dell’antica Formiae. Testimonianze di epigrafi funerarie con dediche ai coniugi, iscrizioni commemorative di interventi urbanistici di rilievo, pietre miliari che indicavano la distanza da Roma e ancora iscrizioni di liberti, centurioni, sacerdoti e cariche istituzionali che dimostrano l’importanza del territorio in epoca romana e che, come ha ribadito lui stesso assieme al sindaco Bartolomeo, contribuiscono al prestigio della città.”

Ma Solin non ha attirato solo cittadini formiani, ma anche rilevanti personalità delle città limitrofe…
L’evento, infatti, ha coinvolto un nutrito pubblico di cultori di storia patria provenienti dalla vicina Gaeta e diversi giovani laureati in discipline storiche e illustri docenti come il dottor Pietro Longo – archeologo terracinese -, la professoressa Patrizia Cervone e il professor Fernando Sparagna – docente di latino – i quali hanno fatto anche la conoscenza della dottoressa Paola Caruso, docente di filologia ed epigrafia dell’università Federico II di Napoli.

Tommaso Bosco conclude il suo intervento ricordando l’importanza della condivisione di un percorso di crescita trasversale, un percorso cioè che coinvolga enti, associazioni, cittadini nel conoscere le ricchezze del territorio e, quindi, nel preservarle per trasmetterle alle future generazioni.