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#Colombia, travolti nel sonno da una valanga di terra e fango, ecatombe tra l’Ecuador e il Perù

2 aprile 2017 | 09:27
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E’ di 193 morti l’ultimo bilancio, in aggiornamento, della valanga di acqua, fango e detriti.

#Colombia, travolti nel sonno da una valanga di terra e fango, ecatombe tra l’Ecuador e il Perù

Il Faro on line – Travolti e sotterrati dal fango nel sonno. Sono morte così centinaia di persone colpite da una enorme valanga di acqua, terra e detriti che si è abbattuta la notte scorsa nel sudovest della Colombia. A perdere la vita “intere famiglie, ragazzi ed anziani”, ha sottolineato il ministro dell’Interno, Juan Manuel Cristo. Vittima della tragedia la cittadina di Mocoa, che conta 40mila abitanti, capoluogo della regione di Putumayo, al confine con l’Ecuador ed il Perù, nel sud della Colombia.

I feriti sono almeno “200, di cui 22 gravi, che saranno trasportati con aerei nelle città vicine”, ha annunciato il presidente della Repubblica Juan Manuel Santos – giunto nelle prime ore del mattino sul luogo del disastro – che ha poi messo in guardia sul numero dei dispersi, chiedendo di evitare speculazioni a riguardo. In un precedente bollettino la Croce Rossa aveva riferito che si erano perse le tracce di 220 persone. Dopo avere ordinato il dispiegamento delle forze armate per far fronte all’emergenza, il presidente Santos ha dichiarato lo stato di calamità.

L’obiettivo è “organizzare un piano d’azione di intesa con tutte le istituzioni per avviare il processo di aiuti umanitari, ma anche per celebrare i funerali e ripristinare i servizi sospesi”. “Il mio cuore e quello di tutti i colombiani è con le vittime”, ha detto Santos, precisando che la notte scorsa si sono registrati 130 millimetri di pioggia, rispetto ai 400 che in genere cadono in un intero mese.

La tragedia si è verificata intorno a mezzanotte, quando inaspettatamente un’ondata di fango, acqua e pietre è venuta giù inondando la cittadina addormentata. All’origine di tutto lo straripamento di tre fiumi, causato a sua volta dal maltempo e dalle forti piogge, ha precisato l’agenzia nazionale della protezione civile. Secondo il quotidiano locale Caracol Radio, la situazione a Mocoa è “devastante”.

“E’ una tragedia”, ha detto il sindaco, Jose Antonio Sanchez, precisando che i quartieri colpiti sono 17. I fiumi hanno invaso e distrutto le case, spazzato via i veicoli e due ponti. “La mia casa è distrutta, il fango è quasi al tetto”, ha aggiunto. Molti dei residenti non hanno avuto il tempo di salire in cima alla loro case o sui tetti per ripararsi dalla violenza della natura, e sono stati travolti. Testimoni hanno raccontato di edifici che ondeggiavano, mentre altri hanno postato video sui social network con scene di distruzione, pezzi di legno e detriti per strada. Una ecatombe.

Preoccupa adesso la ricerca dei dispersi: “Sotto il fango, sono sicuro che là sotto ci siano delle persone”, ha allertato Herman Granados, un anestesista. “Ci sono molte persone che cercano i loro parenti”, ha aggiunto Oscar Forero, un portavoce della Croce Rossa colombiana. Diversi leader della regione hanno espresso solidarietà con la popolazione di Putumayo attraverso i loro account Twitter.

Il premier spagnolo Mariano Rajoy – continua El Pais -, ha inviato un telegramma al suo omologo colombiano. Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro si è detto disponibile ad inviare aiuti con soccorritori ed esperti in disastri naturali, nel Paese confinante.

Intanto è di 193 morti l’ultimo bilancio, in aggiornamento, della valanga di acqua, fango e detriti. (fonte: ansa)