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Quelle strisce longitudinali che valgono solo per pochi

3 maggio 2017 | 22:48
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Quelle strisce longitudinali che valgono solo per pochi

Il mancato rispetto della norma spesso provoca tragedie.

Il Faro On Line – “Le strisce longitudinali continue non devono essere oltrepassate”, così recita il primo periodo dell’ottavo comma dell’art. 40 del Codice della Strada. Posto che tutti sanno (probabilmente anche i bambini) che le strisce longitudinali sono quelle che delimitano i due sensi di marcia in una carreggiata, va da sé che superarle equivale a circolare “contromano” in tutto o in parte nella corsia dell’altro senso di marcia.

Giustamente, proprio per le possibili conseguenze che comporta, il C.d.S. attribuisce una particolare gravità alla violazione di questa norma, al punto che, oltre la sanzione amministrativa, è prevista anche la pena accessoria della decurtazione di due punti dalla patente.

Questo è un comportamento troppo, ma davvero troppo diffuso in particolare tra i conducenti dei veicoli a due ruote, certamente verificato e verificabile quotidianamente da chiunque si trovi alla guida di un mezzo nelle strade cittadine; è anche uno di quei comportamenti imperniati di quel cocktail di ignoranza-arroganza cui accennavamo nell’introdurre questa rubrica.

La praticità delle “due ruote” in mezzo al traffico cittadino è assolutamente fuori discussione: l’ingombro ridotto unito alla maneggevolezza e alla possibilità di “intrufolarsi” tra le auto incolonnate – ahimé, anche in movimento – fa sì che siano davvero in tanti a utilizzare questo mezzo di trasporto spesso nell’assoluta quanto errata convinzione che “tutto sia loro permesso”; tutto ciò spinge i più a comportamenti spesso incoscienti dimenticando che proprio le due ruote ne fanno i conducenti più deboli e vulnerabili, nell’illusoria convinzione che certe cose “succedono solo agli altri”.

In realtà sarebbe sufficiente parlare un solo minuto con “gli altri” per rendersi conto che per loro, gli altri siamo noi! La cosa assurda è che qualora qualcuno, che veda invadersi il senso di marcia da un centauro contromano, dimostri un giustificato disappunto, si sente destinatario di improperi accompagnati spesso da gesti sprezzanti come ad esempio, un dito medio in bella mostra.

Certamente il superamento della striscia longitudinale continua non è esclusivo di chi guidi un mezzo a due ruote; infatti, benché in genere il primato spetti ai centauri, è adottato spesso anche da altre categorie di conducenti. Su Corso Vittorio Emanuele per esempio, in pieno centro storico, sul tratto che va in direzione di Ponte Vittorio Emanuele II, è presente una stazione taxi per i quali, all’uscita dalla stazione stessa è previsto obbligo di svolta a destra puntualmente disatteso dai più che invece svoltano a sinistra, superando la doppia striscia longitudinale continua.

Una domenica mattina di febbraio, per risparmiare due schifosi minuti (poco prima delle 05,00!!!), un conducente di taxi uscendo dalla suddetta stazione di sosta, svoltava a sinistra “come fanno tutti”, tagliando di fatto la strada ad un ventinovenne a bordo di uno scooter, euforico, quest’ultimo, per la venuta al mondo solo ventiquattro ore prima, della sua creatura: una bimba… che non conoscerà mai suo padre.