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#Latina, è polemica sull’affidamento di ulteriori servizi commerciali a Ipogeo

L'Associazione contribuenti italiani: "L'Antitrust esclude che lo stesso soggetto possa esercitare contemporaneamente anche l'attività edificatoria".

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#Latina, è polemica sull’affidamento di ulteriori servizi commerciali a Ipogeo

Il Faro on line – “Da notizie apparse sulla stampa locale, apprendiamo che il comune di Latina starebbe studiando la possibilità di non far pagare quella che viene impropriamente definita “tassa sul morto”, cioè il tributo imposto ai titolari di concessioni cimiteriali, di importo pari ad € 15,00 più Iva” – lo dichiara l’Associazione contribuenti italiani di Latina.

“La decisione sarebbe di per sé condivisibile, se non suscitassero almeno un paio di obiezioni, alcune dichiarazioni, attribuite ad esponenti di maggioranza, secondo cui, riportando il contenuto di uno degli articoli, ‘la soluzione sarebbe quella di concedere alla società ulteriori servizi, di natura commerciale, i cui introiti possano essere equivalenti’.

La prima obiezione consiste nel fatto che non si tratterebbe di vera e propria eliminazione del tributo, bensì di trasferimento di quegli introiti da una voce all’altra del bilancio comunale oppure trasferendoli su altra tipologia di “attività commerciale”, evidentemente da definire.

La seconda, e forse più importante obiezione, riguarda non solo la possibilità che al gestore del cimitero possano essere affidati “ulteriori servizi di natura commerciale”, ma addirittura che gli si possa consentire lo svolgimento di attività commerciali.

A questo proposito, infatti, è bene ricordare che ben due pronunce, una dell’Antitrust (cioè l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e l’altra della Corte di Appello, tutte e due relative proprio al cimitero di Latina, escludono categoricamente che lo stesso soggetto possa esercitare entrambe le attività, cioè quella edificatoria e quella commerciale, in quanto ciò violerebbe (e sta violando) la normativa in materia di libera concorrenza, dando vita ad una sorta di monopolio.

In particolare, la Sentenza della Corte di Appello dell’aprile 2012 dispone che: “l’attività di arredo funerario non risulta essere necessaria all’espletamento delle altre attività istituzionali previste nella convenzione dell’11/03/2009 né, tantomeno, alla presunta “monumentalità dell’opera” addotta dal concessionario per giustificare l’esercizio dell’esclusiva, vista l’incompatibilità tra le forniture di arredi funebri e gli altri servizi cimiteriali la cui gestione è stata concessa alla Ipogeo s.r.l.” per cui, continua la Sentenza “In conclusione, deve ritenersi che le clausole in questione costituiscano violazione delle norme in materia di Antitrust (art 3 e 8 della L. n.287/1990) e, pertanto, vadano considerate nulle in parte qua.”

Ciò stante, questa Associazione auspica che l’Amministrazione comunale, voglia prendere atto delle due pronunce anzidette, secondo le quali vi è “incompatibilità tra le forniture di arredi funebri e gli altri servizi cimiteriali”, cosa che, purtroppo, non è stata fatta dalle precedenti amministrazioni, assumendo i provvedimenti consequenziali ed evitare, in tal modo, l’instaurarsi di possibili contenziosi con i cittadini, i quali, in caso di inadempienza, sarebbero (o, meglio, continuerebbero ad essere) ingiustamente penalizzati per il fatto di non poter godere di servizi resi in regime di libera concorrenza tra più imprese commerciali” – conclude l’Associazione.

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