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#rifiuti, no al ‘lancio del sacchetto’ della Raggi su #Fiumicino e #Cerveteri

Un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti mortificherebbe gli sforzi fatti dalla collettività per la differenziata.

#rifiuti, no al ‘lancio del sacchetto’ della Raggi su #Fiumicino e #Cerveteri

Il Faro on line (Appunti di viaggio) – Il processo per arrivare ad una differenziata 100% virtuosa è ancora di là dall’essere realizzato. Troppe le abitudini incivili, troppi ancora i furbetti, gli zozzoni, i maleducati, gli ignoranti, gli evasori.

Un territorio vasto come quello di Fiumicino è praticamente impossibie da controllare tutto. Le fototrappole stanno facendo molto, le telecamere anche, ma la situazione delle discariche è ancora purtroppo una piaga aperta. Finché non cambierà la cultura ambientale, sarà una fatica improba.

Eppure, nonostante tutti questi limiti, la città di Fiumicino sta facendo uno sforzo enorme per tendere al’obiettivo di avere una città pulita, differenziare i rifiuti, risparmiare denaro. E anche Cerveteri ha imboccato la stessa strada.

Lo sta facendo l’Amministrazione comunale, che ha deciso di portare avanti il progetto ben sapendo a quali difficoltà andava incontro, ma lo stanno facendo ancor più i cittadini, le singole famiglie, costrette a rivoluzionare il modo di intendere la gestione dei rifiuti in casa, a imparare il colore dei mastelli, ad adattarsi a non gettare tutto insieme e tutto nello stesso giorno.

A fronte si questo sforzo, è intollerabile che da Roma si pensi al territorio tra Fiumicino e Cerveteri come possibile sito per una nuova discarica (chiamatela come vi pare, sempre stoccaggio di monnezza è…)

Sarebbe come tollerare di farsi gettare in casa dalla finestra una busta aperta d’immondizia appena dopo aver fatto le pulizie della domenica mattina. Se accadesse, usciremmo fuori casa inferociti e prenderemmo di petto chi ha mancato di educazione fino a questo punto.

Ed è ciò che deve accadere nei prossimi giorni, se veramente si vuole tutelare non solo le bellezze agricole e naturalistiche del nord del comune, ma anche la fatica che ogni giorno la maggior parte dei cittadini fa per differenziare.

E’ una battaglia di tutti e per tutti, dunque va condivisa. Sul serio, però. Non basta sperticarsi in considerazioni sui social e poi lasciare che i soliti quattro gatti scendano in strada a manifestare; non serve ergersi a paladini dietro una tastiera per poi non seguire in maniera concreta chi invece la battaglia prova a farla veramente.

Negli ultimi tempi abbiamo registrato scarsa affluenza sia per le questioni sanitarie, sia per quelle sociali, a fronte di una pletora di commenti su facebook. Armiamoci e partite non può essere una filosofia di vita, né una strategia di dissenso.

Bisogna uscire dalla comoda prigione dei social, evitare si specchiarsi nei like presi o dati, e sporcarsi le mani. Meglio farlo adesso, perché dopo saremo ugualmente sporchi, ma senza accorgercene, per tutto ciò che ci avranno “tirato addosso”.
La Raggi, in qualità di Sindaco di Roma – non può permettersi di fare il “lancio del sacchetto” su Fiumicino né su Cerveteri.