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Boldrini a #Ventotene, liberare il progetto Ue dalle zavorre

La presidente della Camera rende omaggio alla tomba di Spinelli. "Un'altra Europa è possibile".

Boldrini a #Ventotene, liberare il progetto Ue dalle zavorre

Il Faro on line – Un’altra Europa è possibile purché si liberi delle zavorre degli egoismi nazionali che la condizionano in modo da riprendere slancio ed energia. Nel momento in cui l’Europa arranca tra vincoli di bilancio, incapacità di gestire la crisi migratoria e più di un’incomprensione con l’alleato americano, incomprensioni. Laura Boldrini ha lanciato un messaggio, e una sfida, da Ventotene dove nacque l’utopia europeista di Altiero Spinelli.

La presidente della Camera ha reso omaggio alla tomba dell’uomo che in piena guerra pensava a un’Europa unita, con una corona di fiori e qualche minuto di commosso silenzio. Poi il pensiero all’Unione di domani, liberando simbolicamente dalla zavorra una mongolfiera con le stelle dei Ventisette mentre la banda dell’isola che fu terra di confino suonava l’inno alla Gioia, l’inno dell’Europa.

Occorre “liberare il progetto europeo dalle zavorre dei Paesi che mettono i loro egoismi al primo posto” e “guardare al futuro riprendendo da qui il percorso che è stato interrotto” ha scandito la presidente della Camera. Le “zavorre” delle quali l’Unione si deve liberare non sono poche e Boldrini, che ama parlare chiaro, le ha elencate una a una, senza sconti. Mentre guardava la mongolfiera allontanarsi e volare alto ha osservato che “in cielo non ci sono muri”. Una metafora, ma non troppo.

“L’Europa avrà un futuro se saprà mantenere uno spazio libero, senza muri e senza paura”. Il riferimento alla incapacità di governare, se non di risolvere, la questione migranti è esplicito. E se “chi non rispetta gli impegni presi in Consiglio europeo deve assumersene la responsabilità”, ha ammonito Boldrini, alla crisi migratoria va riservata la “stessa attenzione” che viene data alle questioni economico finanziarie.

Le quali, peraltro, sono trattate con un metodo che alla presidente della Camera non piace ma che, soprattutto, puo’ mettere in pericolo l’essenza stessa dell’Europa. Qualche punto a suo favore, comunque, l’Europa ancora ce l’ha.

Nonostante la prevalenza di una “dimensione tecnicistica” che va superata, perché le “persone sono più importanti dei conti”, l’Unione “è ancora un punto di riferimento per il mondo” perché “ha saputo elaborare il welfare come dimensione sociale” e “c’era l’idea che lo stato sociale servisse a dare un senso alla democrazia”.

“Nessuno può essere lasciato indietro”, ha ricordato a tutti Boldrini, e il pensiero va alle riflessioni di papa Francesco sulla dignità del lavoro. “Non è vero che un’altra Europa non è possibile”, è la conclusione della presidente della Camera, che lascia aperto il finale. In molti, a Ventotene, hanno mormorato “basta volerlo”. (fonte: ansa)