il mito

@ChuckBerry, la storia continua!

13 giugno 2017 | 11:07
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Un album interamente dedicato alla moglie Themetta.

@ChuckBerry, la storia continua!

Il Faro on line – 9 Giugno 2017, giorno importante per la storia del rock ‘n roll tradizionale. E’ stato pubblicato l’ultimo album, postumo, di colui che è stato sempre definito il padre fondatore di questo splendido linguaggio universale chiamato rock.

Chuck Berry è morto lo scorso 18 Marzo e già qualche mese prima aveva annunciato l’uscita del suo ultimo lavoro , pieno di significato, vista la collaborazione di tutta la sua famiglia, i figli ed il nipote hanno suonato in gruppo come valore aggiunto considerando che era dal 1979 che non pubblicava dischi.

“Chuck”, questo è il titolo dell’album, è interamente dedicato alla moglie Themetta,compagna di vita per 48 anni, che ne ha ispirato i brani, tutti composti dal chitarrista tra il 1991 e il 2014.

In questi 10 pezzi Berry non rinuncia alla sua storia, alle sue radici e le ripropone come fosse un dialogo con il passato , mantenendo i suoi tipici suoni (specie nella sua cristallina chitarra) e la sua voce che hanno fatto scuola nella storia del rock n roll moderno.

Propone brani come Lady B.Goode che è il sequel della mitica Johnny B.Goode, Wonderful Woman, Big Boys tutti pezzi che riassumono gli insegnamenti di una vita, la sua, sempre esagerata, tra eccessi e mille cadute.

La sua musica, i suoi testi, trattavano temi e argomenti cari alle giovani generazioni dell’epoca, costruendo le fondamenta di quel nuovo genere di musica popolare moderna che portò ad una vera rivoluzione sociale, culturale ed artistica che avrebbe segnato la storia del 900 in maniera diretta,semplice, dirompente… il rock ‘n roll !

L’irrequieto Chuck cominciò presto a miscelare i generi tradizionali, il blues dei neri con il country dei bianchi, contribuendo quindi dai primi anni 50 a fondare il rock diventandone autore, cantante e straordinario chitarrista, faro e simbolo per i grandi artisti successivi.

“ Non credo di essere speciale, la mia musica è molto semplice. Volevo suonare il blues ma non ero abbastanza “blue”. Non ero come Muddy Waters o altri che avevano veramente sofferto. In casa nostra non mancava il cibo in tavola ed eravamo benestanti rispetto a tante altre famiglie. Così mi sono concentrato sul divertimento, sull’allegria e sulle novità. Ho scritto di automobili perchè una persona su due la possedeva. Ho scritto di amore perchè tutti lo vogliono. Ho scritto canzoni che i bianchi potessero comprare perchè ciò mi avrebbe portato denaro. Era quello il mio scopo: guardare il mio estratto conto e vedere milioni di dollari”.

In questa intervista c’è tutto l’uomo Chuck berry, che malgrado tutto ha lasciato tanto alla storia e agli uomini appassionati del genere.
John Lennon disse:

“Se si volesse dare un altro nome al rock n roll si potrebbe chiamare Chuck Berry”.

Una figura grandissima, importantissima nel passaggio che ci fu dai generi musicali tradizionali americani a quello che in breve tempo li racchiuse tutti e li avrebbe velocemente superati.

Questo lavoro dunque, “Chuck”, vale come lascito finale, un documento ufficiale e vivo di tutto il suo messaggio come uomo e come artista. Basterà tenerlo lì tra i grandi, per ricordare ogni tanto chi ha gettato le fondamenta di tutto ciò che oggi ci appassiona.