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#Sudpontino, ‘Incrementare la sicurezza in mare si può, servono però più moto d’acqua’

21 giugno 2017 | 14:01
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#Sudpontino, ‘Incrementare la sicurezza in mare si può, servono però più moto d’acqua’

La moto d’acqua, infatti, può avvicinarsi alla battigia, conservando comunque ampia manovrabilità e ha la capacità di muoversi anche in acque bassissime.

#Sudpontino, ‘Incrementare la sicurezza in mare si può, servono però più moto d’acqua’

Il Faro on line – L’approssimarsi della stagione balneare riversa sulle spiagge del litorale pontino un numero particolarmente consistente di turisti e villeggianti.

Questo, se da un lato impone l’organizzazione di servizi sempre più appropriati all’accoglienza, dall’altra richiama l’attenzione anche su un ampliamento di iniziative legate alla sicurezza in terra e in mare.

Avere tante presenze sulle nostre coste meriterebbe l’incremento di mezzi e operatori per l’assistenza bagnanti, un controllo maggiore dell’ordine pubblico e un coordinamento tra le manifestazioni sportive e religiose di richiamo, certo, ma bisogna cominiciare a pensare anche ad una protezione maggiore in senso lato.

Perché non pensare, ad esempio, alle moto d’acqua?

Il servizio delle moto d’acqua della Polizia, attivo nella provincia di Latina solo negli ultimi due anni, si compone attualmente di: 2 mezzi suddetti, 1 gommone e 5 operatori coordinati direttamente dal questore di Latina dottor Giuseppe De Matteis.

Perché porre all’attenzione proprio questo mezzo, nel parlare di sicurezza in mare, però?

Perché, anche grazie all’intenso addestramento degli operatori, la moto d’acqua può avvicinarsi alla battigia sino allo spiaggiamento controllato (utilissimo alla prevenzione e contrasto dei reati consumati sull’arenile ove è difficoltoso intervenire per le pattuglie convenzionali), conservando ampia manovrabilità poiché è leggera e si muove anche in presenza di acque bassissime.

Si può recuperare, agevolmente, chi si trova in difficoltà e trainare il natante in avaria diventa un’unica operazione portata avanti con un solo mezzo e due uomini.

Un risparmio di tempo, insomma, con un’alta garanzia di successo, velocità e anche contenimento dei costi.

Non sarebbe errato, allora, pensare a questa opportunità che potrebbe svolgere un’azione mirata di controllo, intervenendo con efficacia in momenti di particolare pericolo per bagnanti in difficoltà legate alle condizioni meteomarine, malori e incidenti in mare, come spesso è accaduto, a volte con risvolti tragici.

Quindi, incrementare la sicurezza in mare non è una faccenda così complicata, basterebbe ampliare il numero dei mezzi che la provincia ha a disposizione.