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#ParcoLeonardo, carrelli rubati e abbandonati alla stazione

21 luglio 2017 | 10:49
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#ParcoLeonardo, carrelli rubati e abbandonati alla stazione
#ParcoLeonardo, carrelli rubati e abbandonati alla stazione
#ParcoLeonardo, carrelli rubati e abbandonati alla stazione
#ParcoLeonardo, carrelli rubati e abbandonati alla stazione

Necessità di centri di aggregazione e maggiore controllo per un quartiere che rischia di trasformarsi in un dormitorio.

#ParcoLeonardo, carrelli rubati e abbandonati alla stazione

Il Faro on line – Carrelli della spesa legati tra loro e rovesciati in terra: è questo il triste spettacolo che si propone a chi scende dal treno alla stazione di Parco Leonardo e si incammina verso il parcheggio per recuperare la propria auto. Un atto di vandalismo? Una ragazzata?

Guardando la scena, più che a dei teppisti viene facile pensare a un gruppetto di adolescenti che, per “ammazzare la noia”, hanno deciso di compiere una bravata, magari per ridere, per dare prova di coraggio o di spavalderia. Ora che la scuola è finita, il tempo a disposizione è tanto e qualche volta le attività che i ragazzi scelgono per “passare il tempo” non sono sempre costruttive.

Forse è questa la spiegazione che si nasconde dietro a quei carrelli agganciati e buttati a terra. Ma c’è anche dell’altro che dovrebbe emergere agli occhi di un osservatore più attento. In primo luogo la mancanza di controllo di un’area abbandonata a se stessa, dove i carrelli rovesciati non sono l’unico segnale di degrado: sporcizia, spazzatura abbandona, scritte sui muti, cartelloni divelti e un tappeto di frammenti di vetro che si estende in tutto lo spazio dei parcheggi e che sottolinea in maniera forte la mancanza di sicurezza di quella che è diventata – anche per un assurdo rimpallo di responsabilità – la terra di nessuno.

E poi c’è la necessità di centri di aggregazione per un quartiere così vasto e densamente popolato, com’è quello di Parco Leonardo. C’è bisogno di aree verdi attrezzate, spazi civici e piste ciclabili per trasformare quello che rischia di diventare un quartiere dormitorio in uno spazio a misura di cittadino. Qualcosa in questa direzione è stato fatto e si sta facendo, ma le esigenze da colmare sono ancora tante.