La presentazione

#Roma Successo all’Isola Tiberina della presentazione del libro “La Calabria a tavola” di Antonella Sotira

2 agosto 2017 | 17:58
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#Roma Successo all’Isola Tiberina della presentazione del libro “La Calabria a tavola” di Antonella Sotira

La nuova sfida letteraria del brillante avvocato penalista e Presidente di IUSgustando dedicata alle personalità, ai sapori e alle tradizioni della Calabria

Grande successo ieri sera all’Isola Tiberina che ospita la rassegna Cinema &Libri, curata da Giovanni Fabiano per la presentazione dell’ultimo lavoro creativo di  Antonella Sotira, “La Calabria a Tavola in Cento Parole” editore L’Erudita che concorrerà al Premio dedicato a Paolo Villaggio “Un libro per il cinema”.

Il libro non è un banale ricettario, ma una perfetta sintesi delle diverse radici etniche, ebraiche, grecaniche e arbereshe della cucina calabrese e delle innovazioni introdotte dai professionnel e dai veri gourmand amateur a cui si aggiungono racconti, in cento parole, dedicati ad amici e personalità innamorate della Calabria, che si rivelano agli occhi del lettore come le instantanee scattatate al volo per catturare ricordi, sapori, riti e tradizioni.

Presentato dai giornalisti Camilla Nata e Antonio Pascotto, l’incontro con l’autrice, avvocato penalista esperta di frodi alimentari, Presidente dell’Associazione IUSgustando e Balli del Bailliage Amphisya – Calabria della Confrerie Mondiale de la Gastronomie Chaine des Rotisseurs, svela l’intima ratio di questo viaggio letterario, declinato in cento parole per cento tappe, nel proverbio dialettale “U mangiari è di ragiuni, o ‘mpalisi o ‘mmucciuni(il mangiare è della ragione, o in palese o di nascosto). Mangiare è un “atto sociale”, ossia intimo e al contempo pubblico, che rivela non solo lo stile alimentare di un popolo, ma connota i  suoi bisogni e le sue credenze. Si comprende pertanto perchè l’autrice definisce la cucina calabrese jazzisticamente orchestrale. Cresciuta a “pane e jazz”, nella culla del noto Festival Rumori Mediterranei, la Sotira reinventa la struttura armonica del racconto, lo scarnifica e lo abbina ad un sapore, improvvisando dissonanze e giochi di note evocative, spinta anche dalla nuova imprevedibilità degli chef e dei prodotti calabresi.

Il pianista scelto per dare voce a questo nuovo ritmo narrante è Vincenzo Bocciarelli, che non ha esitato a lasciare il set della sua ultima fatica cinematografica (unico attore italiano in un cast internazionale di grandi divi tra cui John Savage e James Duval) per proiettare, con la sua interpretazione, l’arcaica ed incontaminata bellezza del territorio calabrese.

Il primo racconto ha reso omaggio al ricordo della grande astrologa umanista Luisa De Giuli, sono seguiti quelli dedicati agli amici e soci Alessandro Cassiani, Emilio Petrini Mansi della Fontanazza,  Anna Accalai, Maria Letizia Golfieri. Ed altri ancora, come Paola Pisani, Natalino Candido, Annalisa Ceccarelli, Antonia Manfredi, Giampiero Stancati, l’imprenditrice del noto liquore alla liquiriziaMargherita Amarelli, Anna Sistopaoli, Rosetta Attento, Alessandro D’Orazio, presenti alla serata unitamente ai numerosi amici, gli avvocati Angela Modafferi, Teresa Sotira, Stefania Ciccone e Antonietta Lazzaruolo, lo scrittore e regista Pier Paolo Segneri, la costumista e scenografa Liliana Sotira, il conte Giampiero Ventura Mazzuca, l’architetto Luca Lazzarotto, Patrizia Caimmi, Diego Giardino, Silvia Grea, Bruno Zito, la scrittrice  Cecilia Vedana, e Laura Nuccetelli, socia delBailliage Amphisya Calabria unitamente a Sistopaoli e D’Orazio.