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Danilo D’Amico, ‘Zannone deve tornare ai ponzesi’

2 settembre 2017 | 08:27
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Danilo D’Amico, ‘Zannone deve tornare ai ponzesi’

Dati economici alla mano, contestata da Fdi-An la politica del sindaco Ferraiuolo

Danilo D’Amico, ‘Zannone deve tornare ai ponzesi’

Il Faro on line – “Di schiaffi in faccia dall’amministrazione Ferraiuolo, i Ponzesi in soli tre mesi, ne stanno prendendo a iosa. L’ultimo schiaffo è stato Zannone che, per l’amministrazione, deve restare nel Parco Nazionale del Circeo”.  A parlare è Danilo D’Amico, Coordinatore Territoriale FDI-AN Isola di Ponza.

“E’ dal 1979 – prosegue – che Zannone è stata inglobata nel Parco e all’epoca, gli amministratori si accontentarono di 28 milioni di lire, come canone d’affitto che il Parco pagava a singhiozzo. Per chi non l’avesse ben capito… Un’intera isola affittata alla metà della cifra che si paga per un box a Roma. Nel corso degli anni il Parco ha permesso che Zannone si riducesse in uno stato vegetativo: immondizia, degrado e incuria di fauna e flora locale.

Il 13 marzo 2017, l’allora amministrazione Vigorelli aveva fatto approvare all’unanimità dal Consiglio Comunale l’uscita dal Parco, e quindi anche il Sindaco Ferraiuolo (all’epoca dei fatti Consigliere di minoranza) aveva votato con la maggioranza. Oggi, a distanza di soli cinque mesi, si è rimangiato tutto. Come per dire: “Scherzavo!”

Il Sindaco, quindi – prosegue ancora D’Amico – , si ostina a non capire che il “ritorno a casa” di Zannone è una scelta politica essenziale per il futuro della nostra comunità. A quanto pare, per evitare la “perdita” di Zannone, il Parco ha promesso di rimediare in parte ai danni che Egli stesso ha provocato. Bello sforzo! Come se dopo aver amputato la gamba a qualcuno dopo gli si procurasse una protesi.

Zannone deve tornare di proprietà dei Ponzesi e noi, come Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, ci batteremo affinchè questo avvenga. Anche, se necessario, con un Referendum Popolare! A quel punto – concluide – il Sindaco, non potrà più dilettarsi nel gioco delle ‘tre scimmiette’: non vedo, non sento, non parlo”.