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#Terracina, Franca Maragoni scrive una lettera al Sindaco in merito al disastro ambientale di Monte Leano

14 settembre 2017 | 15:55
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#Terracina, Franca Maragoni scrive una lettera al Sindaco in merito al disastro ambientale di Monte Leano

Maragoni: “Riteniamo opportuno contribuire alle attività che l’amministrazione metterà in atto per prevenire altri disastri.”

Il Faro on line, Terracina – Franca Maragoni, in qualità di presidente dell’associazione ambientalistica “Wwf litorale laziale” ha scritto una lettera indirizzato a Nicola Procaccini– sindaco di Terracina- in merito all’incendio che ha causato il disastro ambientale di Monte Leano, avvenuto esattamente un mese fa, per prestare l’aiuto dell’associazione e per chiedergli di intervenire su alcuni situazioni delicate riguardo al disastro.

Di seguito riportiamo la lettera:

“Signor Sindaco, nelle scorse settimane, immediatamente dopo il 16 agosto, la nostra associazione si è attivata per
organizzare piccole squadre di volontari che presidiassero i territori non ancora colpiti da incendi. Il dramma di quei giorni ci ha fatto piombare in poche ore nell’angoscia che abbiamo vissuto tante volte negli anni trascorsi e che in parte avevamo dimenticato.

Avevamo dimenticato quello che si prova a vedere andare in fumo ettari di boschi e pensare ai tanti animali che in queste tragedie fuggono terrorizzati o peggio muoiono carbonizzati e comunque non avranno per svariati lustri, il loro originario habitat.

Diversi anni fa,- prosegue la lettera- questi disastri ambientali avvenivano abbastanza regolarmente e, oltre a chiedersi chi potesse essere stato o a chi potesse giovare, alcuni coraggiosi volontari del WWF locale, tra cui Emilio Selvaggi, si rimboccavano le maniche, e, adeguatamente preparati, tutte le volte che era necessario andavano, come squadra a terra, sul luogo degli incendi, per collaborare con il Corpo Forestale dello Stato e con l’allora definita Squadra Comunale, unici soggetti attivi su queste emergenze.

Quest’anno i “lupi di macchia”, così si chiamavano tra loro, sono dovuti tornare in azione.
Ci si è organizzati diversamente, senza andare direttamente sul fuoco, ma vigilando praticamente giorno e notte con postazioni fisse e mobili che hanno impegnato volontari, studenti, cittadini sensibili al problema e anche non direttamente interessati al problema.

Questa attività ci ha dato anche l’opportunità di verificare come ora si facciano le operazioni di spegnimento e di monitorare lo stato del territorio dal punto di vista della prevenzione.

Successivamente, – continua la lettera- abbiamo anche condotto una attenta ricognizione delle aree percorse dal fuoco, con l’aiuto di associazioni e gruppi di cittadini, e abbiamo avuto la dimostrazione di quanto sia stato opportuno il passo fatto dal Sindaco di Vico del Lazio; molte delle aree interessate dagli incendi infatti quasi circondano piccole porzioni di territorio boschivo intatto dove sicuramente ha trovato rifugio la fauna selvatica fuggita dagli incendi e dove i cittadini vanno per attività diverse dalla caccia.

È per questo che riteniamo opportuno e utile che la nostra associazione contribuisca, con la propria esperienza e la documentazione raccolta, alle attività, che l’amministrazione metterà in atto, per programmare una efficace azione preventiva della problematica.

Le chiediamo, inoltre, di emanare, con somma urgenza, tutti i provvedimenti previsti dalle normative al fine di impedire, per le stesse, usi impropri. Oltre a questo sarebbe, da parte sua, grande prova di lungimiranza e coraggio politico, vietare la caccia, per evidenti motivi di pubblica incolumità, in una fascia di dimensioni significative posta tutt’intorno le aree colpite dal fuoco.

Siamo sicuri- conclude la lettera- che l’incolumità dei cittadini e la tutela del territorio che così depauperato di vegetazione presenterà gravi problemi di staticità alle prossime piogge autunnali, siano per lei una priorità rispetto a una attività potenzialmente pericolosa che può essere ripresa al ripristino delle condizioni antecedenti al fuoco.”