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Qarabag – Roma, sulle rive del mar Caspio

25 settembre 2017 | 22:19
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Qarabag – Roma, sulle rive del mar Caspio

Vincere è l’imperativo, per questo sono tutti arruolati,

Il Faro on line – Per un pugno di chilometri la Roma giocherà la sua partita più lontana dalle sponde del Tevere in una gara ufficiale. Il primato fìnora lo deteneva Tromsoe – Roma del 20 Ottobre del 2005 valida per il Gruppo E della fase a gironi della Europa League. Si giocherà a Baku, sulle rive del mar Caspio, capitale dell’Azerbaigian, una volta una delle 15 repubbliche Sovietiche, siamo in Asia e l’Iran confina a sud alle ore 18 locali, 20 ora di Roma.

La città che ospitava il Qarabag, Agdam, in pratica è diventata un rudere ma non per qualche terremoto o evento simile ma per guerra, quella scoppiata una volta dissolta l’Unione Sovietica tra Azeri e Armeni. Ora il Qarabag è ospitato in un’altra città Azera, Quzanli ma le partite di Champions League si giocano nel bellissimo stadio di Baku.

Qualcuno considera questa squadra come la più debole delle 32 partecipanti, di certo hanno perso 6 a 0 a Londra dal Chelsea. Noi non possiamo considerarla così, per noi è avversario importante e ostico facente parte di una scuola calcistica a noi sconosciuta anche se, nel passato, i viaggi nell’ex Unione Sovietica ci sono stati. L’Azerbaigian è un paese ricco di risorse naturali, petrolio in primis e sicuramente in ascesa nello sport.

I loro colori sono il bianco e il nero (questo già dovrebbe stimolarci) e hanno partecipato dal 1996 a quasi tutte le edizioni delle coppe Europee, sicuramente con tante sconfitte ma con esperienza accumulata. Per la prima volta hanno superato i preliminari, eliminando il Copenaghen e sono nella fase a gironi della Champions League.

Nella loro storia hanno battuto squadre come l’Anderlecht, il Bruges e il Paok ma anche pareggiato a San Siro con l’Inter. Nella loro rosa sono presenti 2 spagnoli e 1 Brasiliano oltre che di altre numerose nazionalità Europee e no. Poi con loro gioca il capitano della nazionale Albanese che ci troveremo di fronte come Italia, Ansi Agolli.

Di Francesco sa benissimo che vincere è l’imperativo, per questo sono tutti arruolati, compreso Perotti che si porterà il taglio alla tibia in Asia. Stephan El Shaarawy, in grandissimo spolvero con la sua doppietta all’Udinese, conosce bene il campo di Baku avendo già segnato nel 2015 con la Nazionale di Conte, quel Conte che dopo essersi lasciato andare ad una romantica dichiarazione su quanto gli manchi l’Italia, nella prima giornata della fase a gironi, mentre i nostri strappavano un meritatissimo pareggio con l’Atletico Madrid, il cui sponsor è Azersun potenza dell’industria a agro-alimentare azera, rifilava ben sei reti ai nostri prossimo avversari considerati la cenerentola del girone.

In campo il 27, arbitrerà il portoghese Artur Dias che non ha una grandissima tradizione favorevole con le italiane in campo internazionale.