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#Ardea, Noi Con Salvini chiede la chiusura della Pomar

28 settembre 2017 | 07:06
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#Ardea, Noi Con Salvini chiede la chiusura della Pomar

Ncs: “Si chiede che il Sindaco Savarese applichi la legge sui reati ambientali”.

Il Faro on line – Il  Capogruppo e Coordinatore Comunale Luana Ludovici, il Coordinatore Provinciale William De Vecchis, il Coordinatore Regionale Francesco Zicchieri e la Parlamentare Barbara Saltamartini, si sono attivati a chiedere accertamenti in ogni sede competente, sulla Società a seguito di centinaia di lamentele dei cittadini della Nuova Florida.

“Sono anni che i cittadini che abitano nelle vicinanze lamentano la sgradevole presenza nell’aria di esalazioni fetide ributtanti provenienti dalla stazione di produzione di energia elettrica da fonti alternative gestito dalla società Pomar s.r.l. che ha collocato gli impianti proprio a ridosso della via di Pratica di Mare, a poche decine di metri dalle abitazioni” – dichiarano i membri di NcS.
“L‘impianto a biogas di questa società sta letteralmente inquinando l’aria, le falde d’acqua ed il territorio di Ardea, provocando un enorme danno ambientale. Il vero problema delle Amministrazioni precedenti, è che i controlli non sono mai stati mirati alla vera origine del problema, ossia alla conduzione della centrale a biogas, ma si sono sempre limitati all’attività di allevamento zootecnico come se si pensasse che la causa prima dei cattivi odori esalati fosse da attribuire alle bufale da latte allevate nel luogo. L’immissione nell’aria dei gas non percepibili  ma pericolosissimi sono inalati anche dai bambini  della scuola materna  distanti pochi metri, dove passano all’aperto molte ore per giocare.
La Pomar ha iniziato la sua attività di produzione di energia elettrica usufruendo di una legge che consente con una semplice Dia di realizzare impianti per una produzione limitata di energia utilizzando quale “carburante” per i generatori di corrente le deiezioni degli animali allevati e alcuni scarti della produzione agricola.
Per anni i lavori non sono stati realizzati, fino alla fine del 2012, quando la società ha chiesto un ampliamento della potenza elettrica producibile aumentandola oltre il doppio della richiesta iniziale ed il Comune non ha fatto alcuna obiezione, omettendo di osservare che per quella potenza non sarebbero più state sufficienti  le risorse proprie dell’azienda e che per soddisfare il fabbisogno dei digestori si sarebbe dovuto utilizzare materiale proveniente fuori comune ed addirittura fuori Regione.

Ed infatti la ditta ha iniziato a lavorare facendo arrivare ogni giorno tonnellate e tonnellate di prodotti agricoli putrescenti e soprattutto la sansa di oliva, che è l’artefice principale del tremendo odore che si sprigiona dall’impianto. il Comune, non ha contestato mai alla Società:

1.      che a causa dell’aumentato volume di scarti utilizzati le sostanze disperse nel terreno e sversate nei canali erano e sono un danno enorme per l’ambiente;

2.      che l’acqua prelevata dal pozzo che attinge alla falda sottostante all’azienda ha un alto contenuto del terribile batterio escherichia coli, lo stesso che in Germania ha prodotti un numero elevato di morti  per essersi infiltrato attraverso l’acqua nelle piantagioni agricole che con quella stessa acqua venivano innaffiate;

3.       che con tale impianto si danneggia gravemente la salute dei Cittadini.

Si chiede che il Sindaco Savarese applichi la legge sui reati ambientali, non è possibile che si continui a lucrare da attività come questa a scapito dell’ambiente e della salute dei cittadini” – concludono i membri di NcS.