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#Fiumicino2018, le liste civiche si organizzano

Nel nord del Comune si fa sul serio, e si cerca il consenso anche nel resto del territorio.

Il Faro on line (Appunti di viaggio) – Pensando al 2018, mentre i partiti si muovono ancora sottotraccia, lavorando sulle possibili coalizioni senza forzare i tempi, è sul fronte delle liste civiche che assistiamo ad accelerazioni più o meno ufficiali.

E in questo momento è il nord il più reattivo, con incontri serrati, abboccamenti e prese di posizione. Alcuni visibili, come la riunione fatta lo scorso venerdì ad Aranova, altri meno ma ugualmente efficaci, come quelli su Fregene.

A proposito di quest’ultima località, stiamo per assistere alla nascita di una lista civica che si chiamerà “Vivere insieme Fiumicino”, che avrà come promotore Angelo Giavara e che sarà di supporto al sindaco uscente Esterino Montino. Sarà una lista che vuole aggregare diverse forze territoriali, composta da persone svincolate da precedenti esperienze politiche. L’ufficialità arriverà a breve, ma in alcune riunioni la linea è già stata tracciata.

Diverso è il percorso che sta partendo invece da Aranova, dove l’obiettivo ad oggi non è quello di abbracciare un candidato o l’altro, ma di contarsi per vedere di aggregare le forze necessarie per esprimere più consiglieri comunali.

Se con un proprio candidato sindaco o in una coalizione è ancora presto per dirlo, ma certo l’idea di base non è quella di “chiudersi” ad Aranova, tant’è che alla riunione organizzata da Crescere Insieme, Comitato di Zona di Aranova, Gruppo Storico di Aranova e Alleanza Civica erano presenti personaggi non solo delle altre zone nord del comune (Passoscuro, Maccarese, ecc.) ma addirittura da Parco Leonardo e da Fiumicino Isola Sacra.

Altre liste stanno nascendo, di contenimento, qualcuna “pilotata” da partiti, o meglio da esponenti politici di alcuni partiti. Liste di supporto, messe strategicamente nelle 14 località che compongono il comune per drenare voti rispetto alle liste civiche “pure”, se così possiamo definirle.

Da sottolineare che un po’ tutti, pur partendo da un territorio specifico, anelano a un progetto che coinvolga tutte i quartieri. Tutto sommato è un bene, perché al di là della effettiva capacità di riuscire nell’impresa, vuol dire che i tempi sono maturi per iniziare a pensare a Fiumicino come “città” e non come un agglomerato di frazioni.

Ancora è presto, però, per tirare le fila. Qualche endorsement è stato già fatto, ma la strada è lunga.