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Cronaca Locale
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Oasi Wwf bosco dell’Arrone, ‘servono bocchette anticendio’

24 ottobre 2017 | 09:16
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Oasi Wwf bosco dell’Arrone, ‘servono bocchette anticendio’
Oasi Wwf bosco dell’Arrone, ‘servono bocchette anticendio’
Oasi Wwf bosco dell’Arrone, ‘servono bocchette anticendio’
Oasi Wwf bosco dell’Arrone, ‘servono bocchette anticendio’
Oasi Wwf bosco dell’Arrone, ‘servono bocchette anticendio’
Oasi Wwf bosco dell’Arrone, ‘servono bocchette anticendio’

Giornata di pulizia al Bosco Foce dell’Arrone. Dopo la bonifica chiesta maggiore sicurezza

Il Faro on line – La difesa del proprio territorio non può fermarsi alle parole, ma ha bisogno di fatti. Ecco perché domenica scorsa i volontari del Comitato Spontaneo Villaggio dei Pescatori insieme a quelli dell’Associazione Vivere Fregene, dell’Oasi Wwf Litorale e della Confcommercio Fiumicino, si sono messi a pulire la parte dell’Oasi Wwf Bosco Foce dell’Arrone che confina con il Villaggio dei Pescatori.

Per la verità il termine giusto sarebbe «bonificare», visto che solo in quel tratto sono stati raccolti oltre cinquanta sacchi pieni di plastica e bottiglie, nonché materiali ingombranti (tra i quali una palina del divieto di sosta con rimozione). Per non parlare dell’aspetto inquietante dell’interno della pineta stessa, con decine di piante secche o prossime alla morte. Una situazione che si presenta persino come pericolosa, in caso di incendio.

A poche decine di metri, infatti, ci sono le case, e il propagarsi del fuoco sarebbe devastante in quell’area. «Per questo – spiega il presidente del Comitato spontaneo Villaggio dei Pescatori, Giuseppe Simeone – chiediamo l’installazione di bocchette antincendio lungo la strada, in modo da poter intervnire prontamente in caso di necessità.

Peraltro – spiega – la recinzione attualmente esistente, come abbiamo avuto modo di notare, non impedisce tanto il deturpamento dell’area quanto invece gli interventi di eventuale protezione del sito. Per questo ancora una volta ci rendiamo disponibili a contribuire concretamente».

«L’opera di pulizia effettuata – spiega Angelo Giavara, presidente di Vivere Fregene – è finalizzata a creare le condizioni culturali per un approccio diverso rispetto alle nostre località. E’ chiaro che il passaggio indiscriminato di villeggianti – chiamiamoli così – crea questi guasti, così come è assolutamente indispensabile creare le condizioni, insieme alle associazioni del territorio, per una concreta e costante manutenzione e protezione dell’area. Non basta recintare per salvaguardare un bene importante come questo, va curato».