Sinistra Italiana ‘Ad #Ostia la mafia c’è ed ha articolazioni molto ben radicate’

Il Farro on line – “Il post a sostegno di Casapound, pubblicato da Roberto Spada su facebook, rappresenta un fatto grave e preoccupante che non può essere ignorato come se nulla fosse”. Scrive Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.

“Certi sostegni andrebbero stigmatizzati e rispediti al mittente con durezza perchè una forza politica che si candida a rivestire un ruolo istituzionale non può lasciare spazio a nessun dubbio, soprattutto in un Municipio sciolto per infiltrazioni mafiose, soprattutto quando nel 2012, così come hanno ricordato oggi molti quotidiani nazionali, l’allora leader di Casapound Ferdinando Colloca, condannato in primo grado per corruzione con l’aggravante del metodo mafioso, aveva costituito una società insieme al genero di Armando Spada e con la complicità dell’ex direttore dell’Ufficio Tecnico del Municipio X, “prese” uno stabilimento balneare, l’Orsa Maggiore, sottraendolo ai legittimi concessionari.

Lo diciamo da sempre, – continua Possazini – ad Ostia la mafia c’è ed ha articolazioni molto ben radicate ed è proprio per questo che la Cassazione ha annullato il processo d’Appello che derubricava le accuse di associazione mafiosa alla famiglia Fasciani, riconoscendo il giudizio di primo grado e avviando nei fatti il processo Fasciani bis.

Nessuno può permettersi di dire che ad Ostia la mafia non esiste.

Nonostante omicidi e tentati omicidi, intimidazioni, colpi di pistola, incendi di attività commerciali, denunce, dichiarazioni della Commissione Parlamentare Anti Mafia, ci sono ancora personaggi che si permettono di dire che ad Ostia la mafia non c’è, che è tutta una montatura politica, che la famiglia Spada gestiva solamente una palestra popolare, che c’è qualche mela marcia ma nulla di più.

Se vogliamo veramente far rinascere il Municipio X di Roma Capitale, – conclude il Segretario di Sinistra Italiana – iniziamo ad affrontare la realtà con nettezza uscendo da un’assuefazione alla presenza criminale che invade e pervade il territorio in modo trasversale.

Ed è proprio per questo che la dichiarazione pubblica di sostegno a Casapound pubblicata da un appartenente alla famiglia Spada, va stigmatizzata con durezza e decisione, perchè sarebbe inaccettabile qualsiasi giudizio semplicistico e riduttivo, soprattutto da chi l’endorsement l’ha ricevuto. “