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A #Latina prosegue il progetto di alternanza scuola-lavoro con la polizia di stato

14 novembre 2017 | 07:03
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A #Latina prosegue il progetto di alternanza scuola-lavoro con la polizia di stato
A #Latina prosegue il progetto di alternanza scuola-lavoro con la polizia di stato
A #Latina prosegue il progetto di alternanza scuola-lavoro con la polizia di stato

Un’occasione per sensibilizzare gli studenti al contrasto alla criminalità e per approfondire il lavoro svolto dalle forze dell’ordine.

Il Faro on line – Visto il successo del progetto di “alternanza scuola lavoro” tra la polizia di stato e il liceo Leonardo da Vinci di Terracina svoltosi lo scorso anno, anche per questo anno scolastico continuerà la proficua collaborazione tra le due istituzioni del territorio, rappresentate dal dirigente scolastico prof. Mario Fiorillo e dal questore di Latina, dott. Carmine Belfiore.

In questi giorni si è concluso il percorso di alternanza per un gruppo di 24 entusiasti studenti del liceo classico e scientifico, alla presenza del vicario del questore, dott. Cristiano Tatarelli, dell’ispettore superiore Tommaso Malandruccolo, del dirigente scolastico, della prof.ssa Ornella Riciniello, tutor interno degli studenti, dei tutor esterni, il sovr.te capo Stefano Graziano e del vice questore aggiunto dott. Bernardino Ponzo.

Con un convegno di presentazione dei progetti realizzati, gli studenti hanno parlato di lotta allo spaccio di droga, abuso di alcol, violenza sulle donne, bullismo e cyberbullismo. Il progetto di alternanza ha visto una prima fase di preparazione teorica, condotta dagli operatori della polizia di stato nella sede scolastica, durante la quale i ragazzi hanno incominciato a familiarizzare con quello che è il lavoro delle forze dell’ordine.

In un secondo momento, gli studenti si sono spostati nei commissariati di P.s. di Terracina e Fondi dove, accompagnati dai sempre attenti e disponibili tutor esterni, hanno visitato locali e sezioni , osservato gli operatori della polizia nello svolgimento delle loro delicate mansioni, visto e utilizzato strumenti specifici nel lavoro di contrasto all’abuso di alcol e droghe, tra cui l’etilometro e il narcotest.

E’ seguito poi a scuola un lavoro laboratoriale di riorganizzazione del materiale raccolto nel corso delle visite, al fine di preparare una presentazione in power point sui temi trattati. La collaborazione con la polizia di stato è stata particolarmente apprezzata dagli studenti, che hanno avuto la possibilità di acquisire informazioni utili per la loro vita di adolescenti, ma hanno anche potuto verificare e sviluppare importanti abilità, quali la capacità di lavorare in gruppo, di incrementare il senso di autoefficacia e di autostima, di parlare in pubblico, di gestire lo stress.

“Dal piccolo punto di vista di una studentessa che ha visto il lavoro svolto dalla polizia solo attraverso le serie tv, – ha dichiarato Valeria, una delle studentesse coinvolte nel progetto – posso dire che l’esperienza in commissariato è stata illuminante. Non tutto è così semplice come sembra nello schermo. Il lavoro del poliziotto (indipendentemente dalla sua specializzazione) è molto complicato e richiede ampie conoscenze. Mi ritengo, quindi, molto fortunata ad aver toccato con mano un mondo a me sconosciuto grazie all’interessante lavoro sul tema dell’alcool e della droga (le nuove malattie del secolo che colpiscono proprio noi giovani) portato avanti sotto la guida del sovrintendente Stefano Graziano“.

Alla giornata conclusiva, che è stata anche l’occasione per consegnare agli studenti gli attestati di partecipazione, hanno partecipato l’avv.to Umberto Giffeni, il dott. Jacopo Marzetti, Garante dell’infanzia e adolescenza della Regione Lazio, la dott.ssa Cecilia Daniele, assistente sociale del Dipartimento di Giustizia Minorile di Roma, e gli attori della serie web “La banda della Migliara”, produzione frutto dell’estro di Paolo Toselli e Graziano Lanzidei, che si sono affermati in poco tempo per aver dimostrato come con la satira si può, in chiave insolita ma efficace, contribuire a creare una mentalità di contrasto ai fenomeni criminali. E’ stata proprio la loro testimonianza a chiudere la serie di interventi.