la polemica |
Cronaca Locale
/

Tarquinia, elezioni dell’università Agraria, M5s ‘Non prenderemo parte a questa farsa’

8 dicembre 2017 | 15:03
Share0
Tarquinia, elezioni dell’università Agraria, M5s ‘Non prenderemo parte a questa farsa’

M5s: “Continueremo a chiedere un referendum per lo scioglimento dell’ente agrario”.

Tarquinia – “L’università Agraria di Tarquinia, gestita finora per scalate politiche ha fatto il suo tempo; serve un cambiamento profondo per amministrare gli usi civici nel modo migliore, senza lo zampino delle segreterie politiche e senza sprechi“. Dichiara il Movimento 5 Stelle di Tarquinia.

“I politici che si spartiscono, –  prosegue la nota del Movimento – oggi di destra ieri di sinistra, i brandelli dell’università Agraria agiscono da padroni e sottraggono ai tarquiniesi il diritto di sentirsi collettivamente proprietari del grande patrimonio dell’ente. E un ente pubblico che non raccoglie la partecipazione dei cittadini, sia come elettorato attivo, da elettori, che passivo, da candidati, ha già fallito.

“Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia da oltre 5 anni dichiara la propria contrarietà all’inettitudine dei partiti incapaci di far fruttare terre e immobili, creando lavoro e benessere per la città. Anche questa volta il M5S non prenderà parte alla farsa elettorale che si sta consumando per legittimare politicamente un’amministrazione composta da un presidente, 16 consiglieri, 4 assessori e addirittura un presidente del consiglio. Questa volta saranno tutti della stessa area politica ma già stanno litigando per le poltrone“.

Un netto rifiuto

“Il M5s vorrebbe invece – proseguono i pentastellati – che il patrimonio, integro e intoccabile, dell’università Agraria fosse amministrato da un Cda di persone competenti sotto la vigilanza del sindaco e del consiglio comunale di Tarquinia, con una gestione realmente democratica, meno partitica e meno dispendiosa dei beni di uso civico, che manterrebbero comunque la loro autonomia rispetto al bilancio e al demanio comunali.

Le prossime elezioni per il rinnovo del Cda dell’università, previste il prossimo 10 dicembre, raffigurano esattamente il fallimento di questo sistema di gestione e dell’attuale statuto. La ‘farsa’ – chiarisce il M5s – prevede un solo candidato presidente, che senza addentrarci nei quorum necessari, rappresenta di per sé una situazione paradossale che non lascia spazio a troppe interpretazioni: l’attuale ente ha fatto il suo tempo.

“Nell’attesa, certamente non breve,  conclude il Movimento – nella speranza che la nuova legge nazionale sui ‘Domini collettivi‘ produca effetti positivi sulle università agrarie italiane, il M5S di Tarquinia continuerà a chiedere un referendum per lo scioglimento dell’ente agrario, come previsto dalla legge e dall’attuale statuto, e diserterà le urne il 10 dicembre, come moltissimi cittadini, stufi di questo ennesimo spreco di risorse pubbliche”.

(Il Faro on line)