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Elezioni, lo sfogo di Graceffa, ‘Un sistema definito democratico ma gestito con logiche dittatoriali’

22 gennaio 2018 | 10:23
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Elezioni, lo sfogo di Graceffa, ‘Un sistema definito democratico ma gestito con logiche dittatoriali’

Elezioni 2018, focus sulla scelta dei candidati, le segreterie dei partiti, l’ostracismo verso i giovani.

Roma – “L’attuale legge elettorale prevede ancora una volta la presenza delle cosiddette liste bloccate, cioè la lista dei candidati scelti per partecipare alle prossime elezioni politiche ed assegnati ai vari collegi , più o meno ambiti in relazione ai pronostici dei sondaggi. La triste realtà è la seguente è la descriverò per punti”. L’incipit è del consigliere del IX Municipio, Riccardo Graceffa, che entra nell’analisi delle elezioni e del sistema di candidature.

QUATTRO PUNTI PER RIFLETTERE

1. I cittadini sono totalmente estromessi dalle scelte (fatta eccezione per il M5s che ha proceduto con le elezioni a mezzo web cosiddette “parlamentarie”).

2. è quanto meno nauseante il fatto che coloro che alle ultime consultazioni hanno raccolto più consensi (come nel caso del sottoscritto che per inciso è l’unico a Roma ad essere stato eletto dai cittadini nella coalizione di centrodestra nelle ultime elezioni comunali con ben 509 preferenze), sono completamente estromessi ed inascoltati in ragione del fatto che i candidati debbono essere scelti a tavolino dai soliti noti (coordinatori del partito) che con la solita vecchia logica di partito come si suol dire “si spartiscono” le poltrone.

3. è assolutamente inammissibile che i cittadini in questa scelta non abbiano totalmente voce in capitolo, qualcuno dovrà pur spiegare loro il motivo del perché ritroveranno sempre le stesse vecchie giacche come Brunetta, Gasparri etc ad occupare le stesse poltrone di sempre, mentre i giovani come il sottoscritto sebbene sostenuto da una ricca platea di elettori, non solo non vengono considerati ma vengono addirittura allontanati ed evitati come fossero dei lebbrosi. Sono diverse settimane infatti che nonostante i numerosi tentativi di mettermi in contatto con i coordinatori del partito (anche questi nominati in modo del tutto arbitrario), sono sistematicamente rifiutato ed evitato.

4. Altra vergogna è quella relativa alla presenza mediatica in queste ore di personaggi romani che pur non avendo nella realtà raccolto alcun consenso personale dichiarano viceversa di aver riscosso un gran successo elettorale sebbene siano stati in realtà candidati come presidenti di municipio e quindi di fatto nominati dal partito ed eletti sfruttando i voti di chi invece ha condotto personalmente la campagna elettorale compreso il sottoscritto.

È davvero paradossale che un sistema che si definisce democratico segua queste logiche dittatoriali. Tutto viene deciso nel segreto delle stanze del partito e i cittadini sono all oscuro e credono viceversa che tutto si compia secondo le loro preferenze.

A questo punto – conclude Graceffa – c è da dire che le tanto criticate “parlamentarie” del M5s con tutti i loro limiti e difetti se non altro consentono ai cittadini di fornire un contributo alla creazione di quelle liste che sono poi i nomi di coloro che ci rappresenteranno in Parlamento. In sostanza quello che avviene invece queste ore nelle segreterie di partito è l’elezione di quelli che affrontano la campagna elettorale sapendo di fatto di essere già eletti. Una vergogna!”