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Stop ai lavori per il ponte via Giulio Rocco, manca un atto del Comune

25 gennaio 2018 | 13:24
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Stop ai lavori per il ponte via Giulio Rocco, manca un atto del Comune

Se tutto va bene il ponte riaprirà nel 2019, sempre che il Comune faccia partire subito la lettera con la disponibilità dei fondi.

Roma – “Tutto fermo da mesi per il ponte di via Giulio Rocco. Il ponte che collega la via Ostiense con i quartieri Garbatella e San Paolo è chiuso al traffico dal terremoto del 30 ottobre 2016, che provocò dei danni alla struttura. Da allora però non si conosce neppure l’entità dei danni”. Lo dichiarano le consigliere capitoline del PD, Valeria Baglio e Ilaria Piccolo.

“A bloccare i lavori per le indagini preliminari, infatti, è un atto mancante del Comune. E’ quanto è emerso nella seduta di stamattina della Commissione Lavori Pubblici con i tecnici del Simu, l’assessorato e Atac. L’atto di Roma Capitale, la determinazione dirigenziale che destina le risorse necessarie ad Atac e che serve appunto ad avviare le indagini, è atteso almeno da settembre, quando la Regione Lazio ha comunicato in una lettera ufficiale la sua volontà a finanziare i lavori preliminari”.

Il silenzio del Comune

“Serve una lettera analoga del Comune, attesa appunto da quasi 5 mesi. La lacuna è emersa anche ieri in una riunione tecnica tra Regione, Comune e Atac. Il silenzio del Comune ha di fatto bloccato l’avvio delle indagini utili a capire l’entità dei lavori necessari, la mole dei finanziamenti da predisporre per poter così avviare le gare e quindi i lavori”.

“In tutto 20mila euro di competenza del Comune e altrettanti della regione, già messi a disposizione, per avviare i primi sondaggi. Atac, gestore delle linee di metropolitana B e Roma-Lido che scorrono proprio sotto il ponte di via Rocco, è l’ente individuato per le indagini – continuano le consigliere – ma senza i fondi dei due enti coinvolti, Comune e Regione appunto, nulla si muove. Su questo avevamo presentato a dicembre anche una interrogazione, ancora senza risposta”.

Le indagini

Senza avvio delle indagini non si può sperare in una riapertura a breve del ponte. Dalle conclusione delle indagini, che dureranno non meno di un mese e mezzo, ci vorrà un altro mese e mezzo per affidare la gara e poi da 5 mesi a un anno, a seconda dei lavori che si renderanno necessari, per la riapertura al traffico. Se tutto va bene il ponte riaprirà nel 2019, sempre che il Comune faccia partire subito la lettera con la disponibilità dei fondi.

E fino ad allora, notizia anche questa emersa nella commissione di oggi, i treni della Roma-Lido e della metro B in quel tratto continueranno a subire il rallentamento a 30 Km orari, deciso per motivi di sicurezza, invece degli 80 km orari consentiti dal normale esercizio. Insomma – concludono Piccolo e Baglio – disagi per abitanti e commercianti della via preclusa al traffico da più di un anno e anche per gli utenti di treni e metropolitana, ai quali il Comune continua a non dare risposta.

L’assenza dell’ amministrazione

Nonostante l’attività della presidente della Commissione Agnello che da un anno sollecita i vari soggetti coinvolti, nonostante anche i fondi messi a bilancio per i lavori nel piano investimenti 2018-2020 per 1,4 milioni di euro, continuiamo a registrare sulla vicenda l’assenza dell’assessorato alle Infrastrutture”.

(Il Faro on line)