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Cerveteri, Marini (Pd) ‘ennesima difesa dell’Ostilia, il Pascucci-bis nel segno dei poteri forti’

Marini (Pd): "La maggioranza non vuole sentir parlare di lottizzazione abusiva, il 'potere forte' dell'Ostilia non si tocca”.

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Cerveteri – “Il consiglio di ieri è iniziato sulla scia delle polemiche per l’estromissione delle interrogazioni del Pd. Abbiamo dimostrato che si è trattato di una vera e propria discriminazione, perché non si può usare rigidità solo nei nostri confronti e flessibilità su tutto il resto”. Dichiara Juri Marini, capogruppo Pd.

“Il Presidente deve essere imparziale, – prosegue Marini – perché questo gli impone l’importante ruolo che ricopre. Ma forse se ne è reso conto da solo, dal momento che ha dichiarato di aver ‘imposto’ un altro consiglio per discutere le nostre interrogazioni entro il mese. Staremo a vedere.

“La chiusura invece – prosegue il Capogruppo Pd – è stata a dir poco penosa: è mancato il numero legale nonostante la maggioranza si fosse impegnata a garantirlo fino alla fine. Indice di scarsissima serietà politica e istituzionale. Anche se va detto che mancava pure metà della minoranza (quella di destra): improvvisi e impellenti problemi personali oppure, esaurite le loro mozioni, si erano semplicemente stufati?”.

La questione di Ostilia

“Venendo al merito, – continua Marini – il dato politico più rilevante è stato l’ennesima strenua difesa da parte della maggioranza dell’unico vero ‘potere forte‘ sul nostro territorio: la famigerata società Ostilia.

“Non basta aver lottizzato abusivamente quasi tutta campo di mare, non basta aver ridotto la frazione ad una landa desolata, buia, spesso senza acqua (ad oggi sono tre giorni consecutivi che manca!), e non basta neppure il mancato rispetto delle ordinanze sindacali, ad esempio sull’adeguamento del depuratore, il cui malfunzionamento potrebbe aver causato un grave danno ambientale. Niente da fare.

La maggioranza non vuole sentir parlare di lottizzazione abusiva, si rifiuta addirittura di impegnare il Dirigente responsabile a fare almeno una verifica, come chiesto dal Pd, o di fissare una ipoteca cautelativa per i debiti dell’Ostilia verso il comune. C’è un ordine chiaro: il ‘potere forte’ dell’Ostilia non si tocca”.

Il lungomare che non c’è

“Durante la discussione – spiega il Capogruppo Pd – sono emerse anche diverse clamorose lacune che rischiano di far saltare il progetto del lungomare. Con una difesa incomprensibile, il Sindaco ha accusato chi ha avuto l’ardire di controllare di non volere il bene della città.

“In altre parole, l’amministrazione avrebbe commesso gravi errori nel procedimento, ma la colpa è di chi glielo fa notare. Certo, farebbe comodo che si chiudesse tutti un occhio, o magari tutti e due. Farebbe comodo una minoranza silente e supina, che non controlli, che non indaghi, che non dia fastidio al manovratore. E invece restano inchiodati alle loro responsabilità: il lungomare non c’è, e non c’è per colpa loro. Nonostante tutta la buona volontà e la collaborazione della regione lazio a guida Pd. Le promesse fatte in campagna elettorale se le sta portando via il vento.

“Emerge un filo conduttore, – commenta Marini – che in qualche modo riflette quel decadimento politico-culturale che a livello nazionale rappresenta la linfa delle forze più estremiste, populiste, volgarmente arroganti nella loro superficialità, impudenza, incompetenza: più sei furbo, più sei figo, più sei forte.

“E siccome sei furbo, figo e forte, tutto ti deve essere concesso. La deroga alla legalità diventa un diritto. E guai a contestarlo. Ma davvero sarebbe questo il nuovo tratto della “cervetranità”? Sarà per un’inguaribile ottimismo nei confronti del prossimo, – conclude la nota – ma ci è parso di scorgere negli occhi di qualche giovane consigliere di maggioranza, un certo, forse latente, imbarazzo. Sapranno digerirlo come gli verrà ordinato o a lungo andare diventerà un problema per il Pascucci-bis?

(Il Faro on line)

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