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Potenziamento idrovore, Il Csis, ‘Il Comune faccia da sé e poi vada all’Autorità di bacino

10 febbraio 2018 | 10:49
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Potenziamento idrovore, Il Csis, ‘Il Comune faccia da sé e poi vada all’Autorità di bacino

Comitato Spontaneo Isola Sacra: “Bene l’approvazione del Piano Particolareggiato B4A, ma senza idrovore i vincoli restano’

Potenziamento idrovore, Il Csis, ‘Il Comune faccia da sé e poi vada all’Autorità di bacino

Fiumicino – Si è svolta venerdì mattina la Commissione urbanistica. Sul tappeto diversi temi, primo tra tutti quello sull’approvazione del Piano particolareggiato B4a, e poi sulla prevista deperimetrazione dell’Isola Sacra e più in generale sui vincoli esistenti.

“Innanzitutto dobbiamo elogiare il grande lavoro svolto dai tecnici comunali e dall’Amministrazione Comunale – afferma una nota del Comitato spontaneo Isola sacra – per arrivare dopo anni all’adozione e poi approvazione del Piano Particolareggiato B4A di Isola Sacra.

Pur contenti che finalmente il lungo iter sia concluso, non possiamo ancora esultare perché gran parte dei lotti é ancora impossibilitato a edificare in quanto gravato dal vincolo alluvione posto dall’ormai famoso Decreto 58.

Cosa blocca il Decreto 58

Abbiamo detto da sempre che suddetto vincolo poteva essere evitato con ricorsi al Tar o con precauzioni prese prima, ma ormai la “frittata” e’ fatta. Teniamo innanzitutto a dire che questo vincolo, oltre ad essere un pericolo per chi abita da sempre a Isola Sacra, non è soltanto un ostacolo alle nuove edificazioni, ma preclude anche il rilascio di sanatorie, piani casa, rigenerazione urbana e vendita di immobili senza certificato di abitabilità, rilascio di mutui per l’acquisto di una prima casa.

Il “mistero” dei fondi

L’intervento richiesto dall’Autorità di Bacino (ora Distretto di Bacino) è il potenziamento e ristrutturazione delle Idrovore di Isola Sacra, con progetto redatto dal Consorzio di bonifica e inserito dal 24/02/2016 nel Rendis Lazio come intervento prioritario, in quanto il Territorio è esposto al vincolo massimo R4(consultabile a questo link)

L’intervento delle Idrovore – prosegue il Comitato – era riportato fino a qualche tempo fa anche nel Progetto Italia Sicura come intervento prioritario, ma da poco tempo sembra che anche da questo elenco l’intervento sia “sparito” http://mappa.italiasicura.gov.it/#/interventi?zoom=14&lat=41.776864845363576&lon=12.249418299177242

Ora veniamo a sapere che il progetto è stato presentato dal Consorzio di bonifica e dall’Amministrazione Comunale direttamente al Ministero dell’Ambiente con la richiesta dei fondi della Bei (Banca Europea per gli Investimenti).
Insomma un caos burocratico nel quale i cittadini non riescono a capire chi veramente tra Regione, Ministero, Italia Sicura, Bei o Struttura CIPE debba realmente occuparsi del finanziamento e della incolumità stessa dei cittadini.

La proposta

Da qui la nostra proposta: non farebbe prima l’Amministrazione ad autofinanziare l’intervento delle Idrovore di Isola Sacra con le entrate dell’Imu, oppure delle concessioni edilizie o delle concessioni in sanatoria?A nostro avviso sarebbe necessario presentarsi davanti al Tribunale delle Acque il 21 Febbraio 2018, con una Delibera di Consiglio che mette a bilancio i fondi necessari al potenziamento delle idrovore, chiedendo al tribunale stesso una sospensione del Decreto 58.

L’Amministrazione potrebbe anche pensare ad un project financing, con l’aiuto degli Imprenditori locali, come già fatto per altre Località.

Le conclusioni

Oggi l’approvazione del Piano Particolareggiato B4A, seppur tra mille difficoltà e vincoli, ci rende felici, ma non ci può non far pensare a tutti gli altri cittadini proprietari di comparti residenziali, commerciali o artigianali. che volendo iniziare l’iter di approvazione con la richiesta di parere geologico vegetazionale presso l’Area Difesa del Suolo regionale, si vedono negare o sospendere tale parere proprio per via del vincolo alluvione.

manifestazione contro i vincoliLa nostra insoddisfazione nasce da anni, ad essere precisi dagli anni 2.000 con l’apposizione del vincolo esondazione R4 del Fiume Tevere e che dopo circa 20 anni forse vedrà la sua cancellazione con il collaudo dell’argine in costruzione sui terreni regionali. Un vincolo durato 20 anni, un vincolo che ha visto continui rimpalli di responsabilità tra gli Enti, continui scaricabarile per collaudi o deperimetrazioni, un vincolo che ancora oggi non sappiamo se verrà eliminato del tutto.

Stante tutte queste considerazioni – conclude il Comitato, come possiamo ragionevolmente pensare che a breve tutto sia realmente risolto?”