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Aggrediscono un anziano invalido e filmano la scena, identificati 5 minorenni

20 febbraio 2018 | 17:54
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Aggrediscono un anziano invalido e filmano la scena, identificati 5 minorenni

E’ successo a Casalguidi, nel Comune di Serravalle Pistoiese.

Con una mossa studiata e premeditata, hanno accerchiato l’uomo invalido, togliendogli di mano il bastone e facendolo cadere a terra ‘tra risa e schiamazzi’. Uno dei minorenni aggressori ha postato sui social il video, poi rimosso. Così i cinque ragazzini sono stati identificati.

E’ avvenuto nella frazione di Casalguidi, nel Comune di Serravalle Pistoiese. Cinque baby bulli, tutti di età compresa tra i 13 e i 16 anni, si sono resi protagonisti dello scempio vantandosi dello ‘scherzo’ pubblicato in rete, ma quest’ultima è stata la mossa che li ha traditi.

Il 13enne, data l’età, non è ancora imputabile. Tutti gli altri compaesani sono stati prontamente identificati: si tratta senza ombra di dubbio di ragazzi ‘difficili’, due dei quali sono già seguiti dai servizi sociali, non nuovi a questo tipo di episodi. Questi avrebbero precedenti, oltre che per atti vandalici, addirittura per spaccio di droga.

L’indignazione di Salvini

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha subito pubblicato un proprio breve commento sul suo profilo Twitter.

?VOMITEVOLE!
Anziano invalido viene buttato a terra e deriso da 5 minorenni.
Educazione civica a scuola, servizio militare e civile per tutti. Altrimenti sarà il caos. pic.twitter.com/EZkwiJq6Gz

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 20 febbraio 2018


Vomitevole! – scrive il candidato premier alle prossime elezioni – Anziano invalido viene buttato a terra e deriso da cinque minorenni. Educazione civica a scuola, servizio militare e civile per tutti. Altrimenti sarà il caos”, commenta.

Nel video, presente all’interno del post, è possibile vedere con quale violenza e rapidità avviene il tutto. L’anziano invalido è scaraventato a terra in un attimo, poi la fuga del branco.

Al momento dell’arresto di tre degli indagati sono stati sequestrati anche i rispettivi cellulari. La vicenda è ora al vaglio del Tribunale di Firenze. (Fonte Il Giornale)