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Cronaca Locale
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Ardea, l’Avv. Falco su ‘Le Salzare’, istituire un tavolo di concertazione tra Regione, Comune, Tecnici e Cittadini

28 febbraio 2018 | 18:42
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Ardea, l’Avv. Falco su ‘Le Salzare’, istituire un tavolo di concertazione tra Regione, Comune, Tecnici e Cittadini

Sul caso in questione è intervenuto anche il Consigliere Fanco, che ha inviato un atto di diffida al Comune, intimandolo ad attuare tutti gli atti necessari a fare chiarezza sulla problematica de ‘Le Salzare’

Ardea – Dai quotidiani locali a quelli di caratura nazionale, nonché all’interessamento delle televisioni, quali “LA7“con la trasmissione “Piazza Pulita” che è tornata più volte sul caso e “Canale 5” con il programma “Striscia la Notizia” che riprendeva, seppur in modo ironico i video andati in onda su “La7”, è evidente che il problema de “Le Salzare” ad Ardea è diventato, insistentemente, di opinione pubblica.

E ben venga l’attenzione della collettività su questa problematica che si trascina da decenni senza che nessuno abbia prodotto ad oggi un risultato definitivo, se si esclude l’operazione di passaggio dei 736 ettari di terreni ceduti dal Demanio al Comune di Ardea ma, che rischiano di tornare all’Ente “cedente”.

A tal proposito, noi de “Il Faro on line” che ci occupiamo della cronaca locale nel Comune Rutulo, seguiamo dall’inizio con più attenzione l’evolversi della questione, evitando di ridicolizzarla e attivandoci per promuovere un interesse adeguato della collettività intorno al problema, affinché, chi di dovere se ne faccia carico e ponga, da una parte la parola “fine” alle fastidiose strumentalizzazioni di chi ha solo l’interesse di cavalcare i fatti per apparire e farne un uso a proprio vantaggio e dall’altra, la parola “inizio” ad indicare l’avvio delle procedure amministrativeurbanistiche e catastali, per giungere concretamente ad una soluzionedefinitiva che metta tutti d’accordo.

Il parere dell’Avv. Francesco Falco

Intorno al problema ‘Le Salzare’o meglio, ai 736 ettari di terreni dove sono presenti edifici di natura residenziale e commerciale non ancora regolamentati, occorre un’azione decisa e coraggiosa da parte dell’amministrazione locale, la quale dovrebbe attivarsi per costituire un tavolo di concertazione, al quale invitare a partecipare anche la Regione Lazio, i Tecnici Comunali e privati, in modo da affrontare tutti insieme il caso per generare una soluzione ottimale e che tenga in considerazione le diverse variabili che questo problema racchiude” –  questa è la dichiarazione dell’Avv. Francesco Falco, già intervenuto più volte sull’argomento sulle pagine del nostro giornale e dove abbiamo proposto anche una sua videointervista che ha avuto l’intento di far maggior luce sulla situazione dei 736 ettari, oggetto dell’argomento qui trattato.

Trovare una soluzione – continua l’Avv. Falco – vuol dire rilevare, ad esempio, una mappatura per definire da un punto di vista catastale le particelle di ogni singolo lotto di terra; valutare quali manufatti sono stati realizzati e se corrispondono ai criteri ed alle normative vigenti in termini di edilizia residenziale, industriale e/o commerciale; rilevare quali immobili sono allacciati alle reti pubbliche di fognatura e somministrazione di acqua potabile. E’ logico pensare che queste sono solo alcune delle azioni che si dovrebbero attivare e, per questo auspico che si formi al più presto un tavolo di concertazione tra Regione, Comune e Tecnici per definire il piano d’intervento. In tutto questo, c’è da considerare anche il ricorso al TAR presentato dalla Società “La Fossa” che reclama la proprietà di alcuni terreni e in ultimo ma, di importanza primaria a mio giudizio, dobbiamo ricordarci che i tempi per regolamentare l’area interessata dei 736 ettari, si restringono sempre più e si rischia, laddove l’Amministrazione attuale non dovesse provvedere a risolvere tale problematica, di veder ritornare l’intera area in possesso del Demanio. E questo sarebbe una sconfitta per il territorio che lo condannerebbe ad uno stato di degrado permanente con grandi conseguenze da un punto di vista della qualità di vita nel Comune di Ardea, dell’ambiente e dello sviluppo sociale, economico e culturale.  

La posizione di Luca Fanco (Consigliere Comunale di minoranza)

Sullo stesso argomento è intervenuto anche il Consigliere Luca Fanco, Presidente della VII Commissione Controllo e Garanzia di Ardea, il quale ha diffidato il Comune ad attuare tutti gli atti necessari a fare chiarezza sul caso “Le Salzare”. Lo stesso Consigliere  evidenzia che ci sono “gravissime omissioni” nel mancato controllo sul territorio, riguardo le attività economico produttive e le autorizzazioni rilasciate alle medesime, relative all’esercizio commerciale, i permessi a costruire e tutto quanto concerne gli aspetti tecnico amministrativi. “Contestualmente – conclude Fanco – si devono anche valutare le responsabilità di chi ha preferito chiudere gli occhi per troppo tempo“.

(Il Faro on line)