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Elezioni, alle 19 affluenza Regionali 50,89%, Camera 58,41%

4 marzo 2018 | 20:45
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Elezioni, alle 19 affluenza Regionali 50,89%, Camera 58,41%

Resta tempo fino alle 23 per recarsi alle urne.

SUL FARO ON LINE RISULTATI IN TEMPO REALE NELLO SPECIALE ELEZIONI. STAY TUNED

Alle elezioni regionali del Lazio alle ore 19 ha votato il 50,89% degli aventi diritto (dati relativi a 378 comuni su 378). Lo si rileva dal sito del Ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 45,48% degli elettori.

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19 ha votato il 58,41% degli aventi diritto (7.958 comuni su 7.958); alle ore 12 l’affluenza era stata del 19,39%. Lo rende noto il Ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 46,8%% degli elettori per la Camera.

Code ai seggi

La nuova procedura introdotta per le elezioni politiche rallenta il voto. Code più lunghe sono infatti segnalate ai seggi un po’ in tutto il Paese.  La rimozione del talloncino anti-frode dalle schede per Senato e Camera richiede tempi più lunghi.  Vengono segnalati disguidi in alcuni seggi,dopo il caso delle 200mila schede ristampate a Palermo. Schede con i nomi sbagliati dei candidati in un seggio a Roma e operazioni di voto sospese per 2 ore nel collegio Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida,per schede sbagliate.

Nel Lazio si vota anche per eleggere il nuovo Governatore. In corsa nove candidati, ma la sfida sarà a tre, tra il presidente uscente, Nicola Zingaretti, che cerca il bis, la candidata pentastellata Roberta Lombardi e Stefano Parisi in pista per il centrodestra.

Dalle 7 alle 23 di oggi a votare per il prossimo inquilino di via Cristoforo Colombo saranno chiamati 4.786.082 cittadini e cittadine, che potranno votare in 5.285 sezioni nelle cinque province del Lazio. I posti in palio al Consiglio regionale sono 51, di cui 40 assegnati con il sistema proporzionale e dieci come premio di maggioranza (il 51mo è il governatore eletto).

Dei quaranta, alla circoscrizione di Roma andranno 29 seggi – si legge nel decreto del presidente uscente che indica la ripartizione – poi 4 ciascuno a Frosinone e Latina, 2 a Viterbo e 1 a Rieti.

A correre per la carica di presidente della Regione oltre a Zingaretti, alla guida di un’ampia coalizione di centrosinistra, Parisi e Lombardi ci sono il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi (civico), Mauro Antonini (Casapound), Giovanni Paolo Azzaro (Dc), Elisabetta Canitano (Potere al Popolo), Stefano Rosati (Riconquistare l’Italia), Jean Leonard Touadì (Civica Popolare).

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ELEZIONI REGIONE LAZIO, COME SI VOTA

Si vota per le regionali in Lazio e Lombardia, scheda verde. Se si indica solo il candidato presidente, il voto non si estende alla lista/liste collegate; mentre se si vota solo per la lista, il voto si estende al candidato presidente collegato. E’ ammesso il voto disgiunto. Si possono esprimere una o due preferenze per il consiglio regionale (se 2 devono essere un uomo e una donna).

ELEZIONI CAMERA E SENATO, COME SI VOTA

Scheda gialla per il Senato, scheda rosa per la Camera. Una sola croce, per non sbagliare. Ecco una mappa sulle elezioni e su come votare.

QUANDO SI VOTA E CHI VOTA – Si vota solo domenica 4 marzo dalle 7 alle 23. Per esercitare il diritto di voto bisogna avere 18 anni per la Camera, 25 per il Senato. Al seggio servono un documento di identità valido e la tessera elettorale. Complessivamente gli aventi diritto sono 46.604.925.

LA LEGGE ELETTORALE – Il Rosatellum bis, al suo esordio, si basa su un sistema misto: un terzo maggioritario, due terzi proporzionale. Quindi l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 al Senato sarà effettuata in collegi uninominali, in cui vincerà il più votato. L’assegnazione dei seggi restanti (386 alla Camera, 193 al Senato) avverrà in collegi plurinominali con metodo proporzionale.

LE SCHEDE – Gli elettori riceveranno una scheda gialla per il Senato e una rosa per la Camera. Ogni scheda riporterà in un rettangolo il nome del candidato nel collegio uninominale. Nella parte sottostante ci sarà il simbolo della lista o delle liste collegate al candidato uninominale, con a fianco l’elenco dei candidati nel collegio plurinominale. IL

TAGLIANDO ANTIFRODE – Le schede – ed è una novità – saranno munite di un tagliando anti-frode che il presidente del seggio dovrà staccare prima di metterle nell’urna: un passaggio che renderà di fatto automatico il deposito della scheda da parte del presidente, e non dell’elettore.

COME SI VOTA, NO AL VOTO DISGIUNTO – Per votale l’elettore può apporre una croce sulla lista, estendendo così il voto anche al candidato uninominale collegato. Oppure può apporre un segno su un candidato uninominale, e il voto si estenderà alla lista o liste collegate in misura proporzionale alle preferenze ottenute nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate. Non è invece possibile il voto disgiunto, cioè votare per un candidato uninominale e, nel contempo, per una lista collegata a un altro candidato.

MALATI E DISABILI – Chi è in ospedale o casa di cura può votare nel luogo di ricovero. Gli elettori diversamente abili con grave impedimento fisico, come ciechi o affetti da paralisi, possono essere accompagnati nella cabina elettorale. Chi dipende da apparecchiature elettromedicali, può votare a casa. Anche i detenuti possono votare, dopo aver inviato al sindaco una dichiarazione con l’attestazione del direttore dell’istituto.

LO SCRUTINIO

Alle ore 23 di domenica, chiuso l’accertamento del numero dei votanti inizierà lo spoglio delle schede del Senato; a seguire si effettuerà quello della Camera. Per le Regionali lo scrutinio inizierà alle 14 di lunedì 5 marzo.