Lotta contro il tempo per salvare Peppiniello, cucciolo di tartaruga trovato a Capocotta

22 marzo 2018 | 09:06
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Lotta contro il tempo per salvare Peppiniello, cucciolo di tartaruga trovato a Capocotta

Il cucciolo di tartaruga Caretta caretta salvato dai gestori dell’Oasi naturista affidato alla stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli

Napoli – E’ vivo ma potrebbe aver contratto la polmonite il cucciolo di tartaruga affiorato tra plastiche e relitti durante l’ultima mareggiata sulla spiaggia di Capocotta. Dopo le vicissitudini affrontate dai suoi salvatori per affidarlo nelle mani giuste, il piccolo di caretta è stato preso in carico dagli esperti  del Centro Ricerche Tartarughe Marine Stazione Zoologica “Anton Dohrn” vicino Napoli. Si teme possa aver contratto la polmonite.

Si tratta di un ritrovamento eccezionale, secondo quanto evidenziano gli studiosi. Peppiniello – questo il nomignolo assegnatogli perché ritrovato nel giorno di San Giuseppe e dopo che si è accertato il sesso maschile e quindi scartato quello di Oasicome proposto dai gestori della spiaggia naturista di Capocotta – è sopravvissuto nonostante a causa delle acque troppo fredde abbia avuto difficoltà a cercare cibo e sia stato trovato in stato di estrema debilitazione. Il piccolo pesa solo 117 grammi e il suo carapace misura 9,9 centimetri di lunghezza.

Il suo affidamento è stato laborioso e la sua sopravvivenza si deve alla caparbietà di Veronica Ciotoli che ha chiamato diversi enti prima di venire a capo della situazione. La Capitaneria di Porto ha avviato il recupero chiamando alla collaborazione il personale del Parco acquatico Zoomarine, che fa parte della Rete di TartaLazio e alla fine l’animale è stato preso in cura dal centro partenopeo “Anton Dohrn”. Gli esperti della stazione zoologica napoletana l’estate scorsa sono stati protagonisti della sfortunata vicenda della deposizione di uova non andata a buon fine sulla spiaggia di Lido dei Coralli ad Ardea(nessun uovo si è dischiuso).

Il cucciolo di Caretta caretta trovato sulla spiaggia dell'Oasi Naturista a Capocotta

Il cucciolo di Caretta caretta trovato sulla spiaggia dell’Oasi Naturista a Capocotta

Le sue condizioni sono apparse subito complicate a causa della disidratazione e denutrizione, ma “già sono state avviate le dovute cure specialistiche” ha detto Sandra Hochscheid, che dirige il Centro Ricerche Tartarughe Marine. “I piccoli che nascono sulle coste tirreniche dell’Italia – ha aggiunto – rimangono nel Mediterraneo e incontrano temperature invernali anche sotto i 15 gradi”.

Gli esperti stanno lentamente portando il piccolo a una temperatura corporea più alta, “per stimolare l’appetito e per incominciare un più efficace trattamento medico”. Le basse temperature delle acque, dovute a questo inverno rigido, ha proseguito l’esperta, “danneggiano i cuccioli. Per questo, le loro attività naturali vengono sempre più ridotte, e riscontrano difficoltà ad immergersi e trovare cibo”. Questa sarebbe la causa più plausibile che ha condotto Peppiniello a raggiungere la spiaggia laziale. Il compito dei ricercatori del Centro adesso è verificare che il piccolo non abbia la polmonite (“in tal caso la sua ripresa sarà più complicata, ma non impossibile”) e aiutarlo a crescere, fino a farlo arrivare ad una dimensione di 30 centimetri, per renderlo meno appetibile per i predatori e poterlo liberare in mare.