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Stazione spaziale cinese Tiangong-1, rientro previsto il 2 aprile alle 2.39

1 aprile 2018 | 20:13
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Stazione spaziale cinese Tiangong-1, rientro previsto il 2 aprile alle 2.39

Stazione spaziale, si può sapere dove cadrà solo 40 minuti prima

Roma –  Oggi 1 aprile 2018 il rientro della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è stato oggetto di un “pesce d’aprile” del Faro on line, ma l’argomento è tutt’altro che un fake. “La data nominale della caduta della stazione spaziale cinese, infatti, è stata anticipata: è alle 2.39 ora italiana del 2 aprile”. Così il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, al punto stampa convocato al Dipartimento con il direttore dell’ufficio Emergenze Luigi D’Angelo e i referenti dell’Agenzia spaziale italiana.

Stazione spaziale cinese Tiangong-1, la nota della Protezione civile

“La previsione di rientro in atmosfera ad 80 km della stazione spaziale cinese Tiangong-1 – si legge in una nota diffusa in serata dalla Protezione civile – è stimata per il 2 aprile alle ore 00:39 UTC (ora italiana 02.39 del 2 aprile), con una finestra di incertezza tra le 2 e le 4 ore.

La Stazione spaziale cinese Tiangong-1All’interno di questo arco temporale, le finestre di interesse per l’Italia, si riducono da quattro a due e al momento riguardano il potenziale coinvolgimento delle regioni: Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna e l’isola di Lampedusa nella regione Sicilia. La possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale Tiangong-1 possano cadere sul territorio italiano (terre emerse) si è ridotta allo 0,1%.

Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento della stazione spaziale stessa rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare”.

Stazione spaziale, si può sapere dove cadrà solo 40 minuti prima

“La probabilità di impatto si è ridotta drasticamente; l’orario di impatto in atmosfera è subito dopo la mezzanotte di oggi; ovviamente più ci avviciniamo al momento della caduta più si riduce lo spazio di incertezza. Se sarà avvistato dai radar, potremo sapere 40 minuti prima dove cade il satellite”, chiarisce il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, al punto stampa convocato al Dipartimento con il direttore dell’ufficio Emergenze Luigi D’Angelo e il referente dell’Agenzia spaziale italiana, Claudio Portelli.

“Abbiamo dettato norme di cautela diffuse alla cittadinanza. Il Comitato è stato convocato per seguire le attività dell’eventuale recupero di porzioni di satellite o fronteggiare eventuali situazioni di danni che i frammenti potrebbero provocare. I detriti non vanno assolutamente toccati”, ha concluso Borrelli.