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Lotta al bullismo a Civitavecchia, all’Ennio Galice si parla nella lingua dei segni

9 aprile 2018 | 06:00
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Lotta al bullismo a Civitavecchia, all’Ennio Galice si parla nella lingua dei segni

L’incontro ha voluto abbattere i muri delle parole insegnando ai bambini i rudimenti della lingua segni.

Civitavecchia – Si è svolto lo scorso giovedì mattina, a Civitavecchia, presso l’istituto Ennio Galice (plesso di scuola primaria “Don G. Papacchini” di san Gordiano), il secondo incontro sulla legalità e di prevenzione del bullismo, rivolto ai giovani alunni della classe terza primaria (limitatamente, per quest’anno, alla sola sezione C), promosso insieme al corpo docente, dall’avvocato Marco Valerio Verni, da diverso tempo impegnato su questo tema nel comprensorio, e dalla psicologa Emanuela Lupo.

Grazie al prezioso intervento della dottoressa Eleonora Spalvieri, gli studenti hanno appreso i rudimenti della lingua italiana dei segni (L.i.s.), attraverso la quale comunicano le persone che, per genetica o per malattie intervenute nel corso della loro vita, vivono in condizione di sordità.

“Insegnare ai ragazzi – hanno commentato Verni e Lupo – che un giorno, potrebbero venire ad interagire con dei loro coetanei che, a causa della sordità, non si trovano a comunicare con la parola ma con i segni è importante sia per far comprendere ad essi che, questi ultimi, non hanno nulla di meno, rispetto a loro, ma sono semplicemente differenti,sia che non devono essere in alcun modo considerati ‘misteriosi’ o, peggio, derisi, con tutto quello che di brutto ne può conseguire”.

“Molto emozionante – hanno commentato le insegnanti, Teresa Lucignani e Claudia Ottoni – l’inno nazionale cantato, quale momento finale di questo bellissimo e formativo incontro – dai nostri bambini nella lingua dei segni. Un’esperienza sicuramente molto importante che ha permesso agli alunni di oggi di conoscere questa differente realtà, che permetterà loro di essere persone migliori un domani”.

(Il Faro on line)