Il premio Abel

Premio Abel a Robert Langlands: Un nuovo modo di pensare alla matematica

9 aprile 2018 | 10:46
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Premio Abel a Robert Langlands: Un nuovo modo di pensare alla matematica

Il professore Robert Langlands riceve il premio Abel risolvendo un grande enigma che viveva nel mondo matematico da 300 anni

Una rivisitata stele di Rosetta che consente di tradurre i problemi di un campo della matematica nel linguaggio, spesso molto differente, di altri settori della disciplina: è questo il centro degli studi di Robert Langlands, vincitore del premio Abel 2018.

L’annuncio è stato dato dall’Accademia norvegese delle scienze e delle lettere il 20 marzo, ribattezzato Stele di Rosetta questo nuovo linguaggio ha permesso a Robert Langlands di vincere il premio più prestigioso dell’ambito matematico.
A 81 anni, Langlands è ancora membro attivo dell’Institute for Advanced Study (IAS) di Princeton, nel New Jersey, dove occupa lo studio che un tempo era di Albert Einstein.

Ma qual è stata la sua idea rivoluzionaria che gli ha permesso di vincere questo premio?

Langlands propose un modo completamente nuovo di pensare alla matematica, suggerendo collegamenti profondi tra la teoria dei numeri e l’analisi armonica, due aree che erano state precedentemente considerate non correlate.
Le sue ricche proposte (il “programma di Langlands”) nel corso degli ultimi 50 anni hanno convinto e ispirato i migliori matematici del mondo: nessun altro progetto di matematica moderna ha mai avuto una portata così ampia e prodotto così tanti risultati profondi, coinvolgendo così tanti studiosi. Il programma di Langlands è spesso considerato una “grande teoria unificata della matematica”.

Langlands cominciò a formulare questo sua visione matematica nel 1967, quando era un giovane matematico in visita allo Ias, partendo dalla teoria delle equazioni algebriche (come le equazioni quadratiche, o di secondo grado, che i ragazzi imparano a scuola). Punto cruciale del suo lavoro fu una congettura che è stata confermata nella dimostrazione di Wiles dell’ultimo teorema di Fermat, un problema di teoria dei numeri che era rimasto irrisolto per più di 300 anni, ma che ora grazie a lui è stato risolto.

Langlands riceverà il premio a Oslo il 22 maggio dalle mani di Sua Maestà il Re Harald V.
Il Premio Abel prevede uno stanziamento in denaro di sei milioni di corone norvegesi, pari a circa 775.000 dollari. Il Premio, istituito nel 2001 (bicentenario della nascita del grande matematico norvegese Niels Henrik Abel, cui è dedicato, morto a soli 27 anni), ha lo scopo di promuovere la matematica rendendo più prestigiosa questa scienza, specialmente agli occhi delle nuove generazioni.

(Il Faro on line)