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Parco ‘Riviera di Ulisse’, chiusa la prima fase del progetto ‘DestiMed’

20 aprile 2018 | 14:30
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Parco ‘Riviera di Ulisse’, chiusa la prima fase del progetto ‘DestiMed’

Il mese prossimo verrà avviata la seconda fase, mentre il pacchetto pilota sarà presentato nella primavera del 2019.

Gaeta, Formia, Minturno e Sperlonga – Mercoledì pomeriggio è chiusa la prima fase del progetto “DestiMed” da cui scaturisce una prima proposta di pacchetto turistico ecosostenibile.

Questa fase prevedeva la formazione di un organismo di rete chiamato Lec (Local Ecotourism Cluster) formato dal Parco “Riviera di Ulisse”, un Tour operator e operatori del settore turistico.  La selezione del Tour operator è stata effettuata tramite bando pubblico dal quale è risultato vincitore “I viaggi di Kilroy srl” di Gaeta. Quindi è stato selezionato un esperto mediatore con ruolo di coordinatore nelle varie fasi operative.

E’ stato ideato un “percorso” strutturato in quattro incontri durante i quali, gli operatori che hanno raccolto l’invito, sono stati coinvolti e si sono impegnati in attività finalizzate ad individuare le qualità della Riviera di Ulisse con l’idea di costruire un prodotto nuovo, di alta qualità ambientale e che fosse davvero unico nel panorama turistico internazionale.

Si è trattato di un percorso condiviso, caratterizzato da un fitto scambio di idee, di opinioni e di conoscenze, in cui si sono instaurate relazioni e si sono poste le basi per un futuro sinergico. E’ stata un’esperienza davvero entusiasmante per il Parco perché il contributo degli operatori è stato concreto, profondo e molto creativo.

Grazie a questo progetto, il territorio avrà la possibilità di sperimentarsi in una nuova modalità. Un territorio dalle grandi potenzialità che aveva bisogno di uno strumento per misurarle, per valorizzarle. Il progetto “DestiMed” consente di definire meglio l’identità dei luoghi perché di essi si nutre nell’accezione più elevata.

Le parole chiave del progetto sono: ecosostenibilità che vuol dire rispetto per il pianeta che ci ospita ma anche vedere le cose da un altro punto di vista.

esperienzialità che vuol dire entrare dentro la cultura dei luoghi, parteciparvi e riconoscere in essi una “casa accogliente”.

unicità, perché ogni territorio lo è, ma per essere attraenti nel mercato turistico internazionale bisogna dimostrarlo.

qualità, perché è l’occasione di sperimentare un turismo non incentrato sui grandi numeri ma sulla qualità dell’offerta.

rete (Lec) quale unico strumento in grado di costruire una proposta integrata, strutturata, oltre che opportunità di incontro, scambio, condivisione, conoscenza e quindi crescita collettiva.

opportunità perché la possibilità di avere delle risorse e una struttura organizzativa europea a disposizione per attuare tutto ciò è un’occasione da cogliere al volo.

Europa di cui siamo profondamente parte, a volte senza l’auspicabile consapevolezza, e senza la quale non avremmo questa e tante altre opportunità.

Pertanto, dal 21 al 25 maggio ospiteremo i tester, esperti del settore dell’ambiente e del turismo che proverranno da diversi paesi europei, a cui proporremo un viaggio “molto speciale” nella Riviera di Ulisse. (In questi giorni anche un rappresentante del Parco è presente in veste di tester nel Parco del delta dell’Ebro in Catalogna).

Essi daranno una valutazione del pacchetto e indicheranno un piano di miglioramento. Ad ottobre (presumibilmente), effettuate le opportune correzioni, verrà effettuato un secondo test. Quindi, in seguito al secondo piano di miglioramento, verrà “affinato” il prodotto finale, il pacchetto pilota, che sarà presentato nella primavera del 2019.

Questi sarà un modello replicabile di un nuovo modo di fare turismo, partecipato e condiviso, stimolo importante tentare un salto di qualità, a livello socioeconomico e ambientale, nella Riviera di Ulisse.

(Il Faro on line)