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Sicurezza alla stazione di Ladispoli, il delegato Ardita ‘chiederemo un distaccamento della Polfer’

24 aprile 2018 | 17:30
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Sicurezza alla stazione di Ladispoli, il delegato Ardita ‘chiederemo un distaccamento della Polfer’

Il Delegato al pendolarismo: “Pochi controlli e tanti pendolari, Rfi si sbrighi a terminare i lavori in stazione”.

Ladispoli – “La stazione di Ladispoli ha bisogno di controlli più accurati e in particolare di un posto di polizia”. Dichiara Giovanni Ardita, delegato al Pendolarismo ed ai rapporti con Rfi e Trenitalia.

“Siamo lo scalo ferroviario più frequentato dai passeggeri da Roma san Pietro a Pisa, – spiega il Delegato – non capisco come vengano adottate certe misure di prevenzione. Ogni giorno più di 8 mila persone si dirigono a Roma, la stazione deve avere i requisiti giusti per ospitare un flusso così importante, siamo rimasti ancora a quando la città aveva 10 mila abitanti.

L’aumento demografico, dati alla mano, ha registrato un incremento di pendolari altissimo. Numeri che si sono triplicati rispetto dieci anni fa, ma i servizi sono rimasti gli stessi. Pensiamo ai bagni, funzionali a metà. Alla sorveglianza, non del tutto efficiente che mette a disagio i passeggeri. E alla manutenzione, oggi in via di miglioramento ma fino a qualche mese fa altalenante”.

Una risposta per la sicurezza e il decoro

“Da quando sono stati inseriti i convogli dal binario 5, – prosegue Ardita – esiste una grande manchevolezza: l’obliteratrice dei biglietti, la cui assenza obbliga i viaggiatori a compiere dei giri veramente assurdi. Ecco Ladispoli non può essere considerata una stazione di serie B.

“La Polfer (polizia ferroviaria) che esiste in stazioni importanti come Roma S. Pietro e la stazione di Orte, dove è presente, risolve sia il problema sicurezza e decoro della stazione, gli atti di vandalismo nei bagni e nelle mura di queste stazioni sono inesistenti, e difficilmente qualcuno attraversa perché immediatamente viene multato.

“Ladispoli rappresenta insieme a Fiumicino aeroporto la stazione più transitata dai pendolari nella provincia di Roma. La postazione della Polfer è necessaria perché transitano più di 10mila persone al giorno perché la notte la stazione è soggetta a atti di vandalismo”.

La richiesta di Fdi

“L’attraversamento selvaggio – specifica il Delegato – in parte dovrebbe risolversi con l’istallazione di una rete tra il bin.1 e 2, previsto per la ristrutturazione della stazione di Ladispoli e impedirà l’attraversamento dei binari. Questi benedetti lavori, tra pensilina, bagni, videosorveglianza, dovrebbero completarsi entro l’anno.

“Non si può investire 4 o 5 milioni di euro e non intervenire nell’ampliare i sottopassi, chiederemo una variante in corso d’opera alle Ferrovie dello Stato. Certo che nell’ultima riunione ’22 marzo scorso’ di Rfi con il nostro Comune si era prospettato un secondo attraversamento tra via Trieste e via dei Ciclamini, dove Rfi chiedeva l’esproprio dei terreni comunali. C’è da lavorare ed impegnarsi perché 5 morti alla stazione in 2 anni sono troppi, più prevenzione e controllo sono necessari in una stazione importante come quella di Ladispoli.

Se le istituzioni non ci ascoltano – conclude Ardita – siamo pronti come Fratelli d’Italia a dar vita ad una raccolta firme che attiveremo dai primi di maggio alla stazione di Ladispoli per chiedere ad alta voce l’istituzione di un distaccamento della Polfer di Civitavecchia alla stazione di Ladispoli”.

(Il Faro on line)