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Santa Marinella, al castello di Santa Severa arriva un ostello per giovani e famiglie

25 aprile 2018 | 06:00
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Santa Marinella, al castello di Santa Severa arriva un ostello per giovani e famiglie

Il castello resta a disposizione per convegni, spettacoli, manifestazioni culturali, mostre ed altri eventi.

Santa Marinella – “Oggi abbiamo presentato l’ostello più bello d’Europa, forse del mondo e sicuramente il più romantico. Una scelta di campo: dedicare un bel luogo pubblico alle giovani generazioni e alle famiglie, a una fruizione non per i ricchissimi”. Dichiara il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha presentato questa mattina alla stampa un ostello dedicato a giovani e famiglie all’interno del castello di Santa Severa.

All’appuntamento erano presenti il vice presidente della regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, l’assessore regionale al Bilancio, Alessandra Sartore, l’assessore a Turismo e pari opportunità, Lorenza Bonaccorsi, insieme al commissario Straordinario del comune di Santa Marinella, Enza Caporale, e al direttore del museo civico del mare, Flavio Enei.

L’apertura della struttura ricettiva, insieme ai nuovi allestimenti museali e all’innovation lab, era stata annunciata dallo stesso Zingaretti nel novembre scorso e ora giunge a compimento la seconda fase del progetto che punta a consolidare il ruolo del castello quale polo culturale di riferimento per cittadini e turisti di tutte le età, pure in virtù delle nuove aree adibite a museo, ideate dallo studio dell’architetto Carlo Lococo, che saranno dirette da Flavio Enei.

Un castello per eventi di ogni tipo

“Insieme all’ostello – ha spiegato Zingaretti – apre un bellissimo museo multimediale. Purtroppo il castello era un posto chiuso: lo si vedeva dal mare, dalla spiaggia e per tanti anni è stato abbandonato all’incuria. Erano stati investiti milioni di euro per ristrutturarlo, ma mai si era riusciti a ridare vita a questo luogo. Ad un certo punto si era anche deciso, in passato, di venderlo. Noi abbiamo fatto un percorso diverso. È importante che i luoghi meravigliosi dello Stato siano aperti e fruibili da tutti e non solo da chi se lo può permettere”.

Riaperto in maniera permanente esattamente un anno fa dalla regione Lazio, anche grazie all’intesa con Mibact e comune di Santa Marinella, il castello, la cui gestione è stata affidata alla società regionale Laziocrea, è stato meta, in 12 mesi, di oltre 50mila visitatori, e ha ospitato mostre, spettacoli, eventi, concerti, organizzati in collaborazione con Coopculture, che hanno visto la presenza di alcuni personaggi tra i più noti della cultura nazionale.

La struttura ricettiva è stata realizzata al primo piano, nell’edificio che delimita la corte interna ove si affaccia la Rocca, mentre al piano terra ci sono la sala della Legnaia e la reception. La nuova struttura può accogliere, a prezzi contenuti, 42 ospiti in 14 camere. Si tratta, dunque, della soluzione ideale per i giovani turisti e le famiglie che intendono coniugare la vacanza culturale con la possibilità di divertirsi e praticare sport acquatici, tra i quali il surf, di cui la spiaggia di S. Severa è uno dei “paradisi” italiani.

Motore di sviluppo per il territorio

Per quanto riguarda l’Innovation lab, il cui sviluppo tecnologico è stato affidato a Laziocrea, con il contributo di Volkswagen Group Italia, consente ai visitatori delle nuove aree museali di godere degli effetti della realtà aumentata, o di quelli della realtà virtuale. Attraverso la tecnologia, accompagnata dalla voce narrante di Mario Tozzi, noto geologo e divulgatore scientifico, è possibile effettuare un tour virtuale.

I contenuti sono stati accoppiati a monitor multitouch oppure a sistemi video immersivi, anche interattivi, basati su pellicole trasparenti e/o vetro. Le soluzioni tecnologiche adottate, innovative e multimediali, sono state applicate all’interno di alcune strutture del castello, come la rocca, la torre saracena, la sala nostromo, posta al piano terra dell’edificio che delimita la corte interna. I visitatori potranno scaricare una app mobile con realtà virtuale e realtà aumentata. Una app per Ios e Android, sviluppata da Laziocrea, offrirà tutte le informazioni. In merito, invece, alle attività congressuali ed altri servizi, gli spazi destinati a questo genere di eventi, l’utilizzo dei quali sarà disciplinato da un regolamento e da un tariffario, sono: una parte del primo piano dell’edificio denominato “Manica lunga” e i locali posti al piano primo dell’edificio denominato “Manica corta“.

Inoltre, all’interno del castello potranno essere concessi in affitto gli spazi anche ad aziende e a privati per la realizzazione di convegni, conferenze, dibattiti, corsi, seminari, video-proiezioni, spettacoli, manifestazioni culturali, mostre ed attività espositive a carattere temporaneo; eventi, banchetti e ricevimenti come celebrazioni di matrimoni religiosi e civili; servizi fotografici e riprese televisive, cinematografiche o altro genere di audiovisivi. Come spiegato nel corso della presentazione, l’obiettivo è quello di consentire al complesso monumentale il salto di qualità necessario a rafforzare il proprio ruolo di motore di sviluppo, rendendolo contemporaneamente tra i principali attrattori per l’offerta turistica, culturale ed enogastronomica del territorio e dell’intero Paese.

“Per questo ostello – ha aggiunto l’assessore al Bilancio e patrimonio, Alessandra Sartore – abbiamo utilizzato, tra le altre, risorse arrivate grazie alla procedura dell’Art bonus. Il Lazio è una delle poche regioni ad averlo fatto e per questo ringraziamo i cittadini che hanno messo i loro risparmi che, ricordo, possono essere detratti per il 65% in tre anni dalla dichiarazione dei redditi. Questa è la nostra filosofia per gli immobili: non farli restare immobili ma farli rivivere e aprirli ai territori e alle comunità”.

Per ulteriori informazioni visitare il sito.

(Il Faro on line)