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‘Sperlonga cambia’ e l’odissea della toponomastica non aggiornata

25 aprile 2018 | 14:30
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‘Sperlonga cambia’ e l’odissea della toponomastica non aggiornata

Sperlonga cambia: “Il semplice recapito della posta è diventato un’impresa epica, perché è oggettivamente difficile, se non a volte impossibile, trovare le strade.”

Sperlonga – Ispirandosi ai personaggi dei racconti omerici, qualche tempo fa l’amministrazione comunale  ha deciso di cambiare i nomi delle strade di Sperlonga. Ma tra via Ulisse, via Nausica e via Maga Circe, la vera odissea è per i cittadini del Borgo che, tra posta che non arriva e bollette che arrivano già scadute, stanno vivendo enormi disagi.

“Il nostro gruppo consiliare- affermano, in una nota, gli esponenti della minoranza sperlongana- sottolinea da tempo l’inefficacia della macchina amministrativa comunale, soprattutto per l’incapacità della maggioranza consiliare nello svolgimento delle ordinarie attività amministrative e nel risolvere i problemi quotidiani della cittadinanza.

Le criticità del nostro paese sono diverse, ma la toponomastica è l’emblema di come questa Amministrazione agisca alla cieca, senza un’adeguata programmazione, producendo disastri a cui poi non riesce a porre rimedio.

Lo sviluppo urbanistico di Sperlonga ha reso necessario un intervento di riordino e di intitolazione delle strade. L’Amministrazione comunale ha deciso di ispirarsi alle storie narrate da Omero e al mito di Ulisse. Sono quindi spuntate via Penelope, via Scilla e via Tiresia (un indovino della mitologia greca).

Nutriamo qualche perplessità sulla scelta di intitolare strade alla Maga Circe o a Pallade Atena e ignorare personalità come Natalia Ginzburg, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento che ha frequentato per tanti anni il nostro paese.

Il problema, tuttavia, è che l’Odissea non si ferma nelle strade di Sperlonga, ma sconfina nella quotidianità di tutti gli sperlongani. La nuova toponomastica non sempre ha sostituto la precedente, spesso mischiandosi e confondendosi con quest’ultima, determinando inspiegabilmente anche un cambio di numerazione delle strade non coinvolte nel piano di sviluppo urbanistico. La segnaletica stradale non sempre è stata aggiornata e a volte la segnaletica non corrisponde all’effettiva denominazione della strada. Ci sono alcune vie che hanno tre diverse denominazioni, quella vecchia, quella nuova e quella d’uso comune (un esempio per tutti, la “via della farmacia”, oggetto di un contenzioso tra i condomini e il comune).

A completare  la confusione- prosegue la nota- c’è la solita amministrazione comunale che malgrado il cambio di denominazione non ha aggiornato il proprio stradario e per le proprie comunicazioni utilizza ancora i vecchi indirizzi.

Morale della favola, o del poema, per restare in tema, il semplice recapito della posta è diventato un’impresa epica, perché è oggettivamente difficile, se non a volte impossibile, trovare le strade e se si trova la strada non si trova il civico.

Ulisse ha impiegato dieci anni per tornare a Itaca dopo la guerra di Troia. A Sperlonga- conclude la nota-, la posta rischia di impiegarci anche di più per arrivare a destinazione.

(Il Faro on line)