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Cronaca Locale
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Maria Teresa Legato, Alleanza civica per Fiumicino

8 maggio 2018 | 10:51
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Maria Teresa Legato, Alleanza civica per Fiumicino

Lettera aperta di Maria Teresa Legato ai cittadini, candidata alle elezioni comunali 2018 di Fiumicino con la lista “Cristiano popolari – Alleanza civica per Fiumicino” per Baccini sindaco

Per anni gli impegni professionali mi hanno tenuto lontana dalla politica. Poi, frequentando sempre più il territorio di Fiumicino e vivendo le sue difficoltà, sospinta da alcuni amici e avendo raggiunto una maturità e tranquillità professionale, ha prevalso la voglia di impegnarmi in prima persona per dare il mio contributo ad un necessario cambiamento.
Avendo la consapevolezza che possiamo anche non occuparci di politica, ma che la politica si occuperà sempre di noi, ho accettato la candidatura propostami da Alleanza Civica per Fiumicino, della quale mi onoro di far parte quale socia fondatrice, nella consapevolezza che ci sia ancora molto da fare ed è importante incominciare a farlo bene, partendo da quei principi che hanno ispirato la costituzione della nostra Associazione.

A meno di tre decenni dalla nascita del Comune di Fiumicino torna alla ribalta la mai sanata frattura tra il Nord ed il Sud, la cui origine affonda le radici all’epoca del referendum per il distacco da Roma.
In tutti questi anni molti cittadini del Nord hanno continuato a percepire il senso di “abbandono” del loro territorio, in particolare modo Aranova, ed i piani triennali delle opere pubbliche di questi ultimi cinque anni, ne rendono pubblica ed ampia testimonianza.

Da parte mia non intendo andare alla ricerca di responsabilità passate. Cerco, invece, di immaginare e proporre un futuro diverso. A mio avviso occorre operare in modo da far “sentire” tutti i cittadini, qualunque sia la località di loro provenienza, parte integrante della città di Fiumicino, occorre affermare, insomma, un nuovo senso di “appartenenza”, non solo anagrafica.
La vasta estensione del territorio e l’eccessivo “frazionamento” non ne semplifica il compito, ma la capacità di bene amministrare una città si misura proprio dal superamento delle difficoltà e dalla soluzione data ai problemi.

Perché ciò possa realizzarsi occorre, innanzi tutto, che le risorse comunali vengano equamente ripartite tra le località nel più assoluto rispetto delle priorità, senza discriminazioni, portando innanzi tutto i servizi essenziali (acqua e fogne in primis, ritenuti beni primari che incidono sulla salute dei cittadini e che, proprio per questo, vengono particolarmente tutelati dalla nostra Carta costituzionale), nei territori che ancora ne sono privi.

Non si invochi, strumentalmente, la mancanza di risorse, ma si indirizzino quelle esistenti tenendo conto, appunto, delle priorità e non della personale utilità di ricercare il consenso elettorale. Non si viene eletti per un proprio tornaconto ma per mettere gli eletti a servizio degli elettori e non questi ultimi a servizio degli eletti.

L’assenza di riconoscimento della “appartenenza” di tutti i cittadini alla stessa entità cittadina ed ancor di più della identità della città di Fiumicino è stata ben espressa dal candidato Sindaco Mario Baccini che ha rappresentato, ben a ragione e frutto di una più completa analisi, che il Comune di Fiumicino viene identificato con l’aeroporto e non con il suo territorio, ricco di storia e di bellezze naturali, con la sua cultura, con i suoi prodotti agricoli, non con i suoi cittadini. Va rifiutata la “spersonalizzazione” dei cittadini di Fiumicino e della loro città.

Da parte mia sogno una Fiumicino diversa da quella di oggi, fondata sulla sostenibilità, sulla solidarietà, sulla percezione di sicurezza e sulla difesa dei diritti e dei beni comuni come il suolo, l’aria e l’acqua. Con l’aiuto di tutti i cittadini che la pensano come me voglio partecipare alla trasformazione di questo sogno in realtà, in un programma d’azione per gli anni a venire.
Da un punto di vista ambientale, propongo che la sostenibilità si traduca nella capacità di rispettare l’ambiente e il territorio. Dal punto di vista economico, che gli investimenti fatti sul territorio non siano solo di natura speculativa, ma siano degli investimenti con obiettivi di lungo periodo, quindi in grado di guardare al presente, ma con una visione del futuro senza pregiudicarlo a danno delle generazioni che verranno dopo di noi.

Non credo a facili formule risolutive. Credo però fermamente nella possibilità di fare politica con impegno, onestà, trasparenza e con il metodo realmente partecipativo e democratico, perché ritengo essenziale, e con me i tanti che mi hanno spronato a scendere in campo, dare voce ai cittadini senza renderli sudditi del capo di turno, senza imporre scelte calate dall’alto.

Sono per una incisiva partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa utilizzando e valorizzando anche gli strumenti della partecipazione popolare, per come fatto da Alleanza civica per Fiumicino, che ha già depositato una articolata proposta di “regolamento sulla cura e gestione dei beni pubblici comunali”, da sottoporre all’esame del Consiglio comunale.

Per questo chiedo che siano messi al servizio dei cittadini degli strumenti con i quali consultare, in maniera facile e comprensibile, tutte le informazioni che riguardano la gestione e l’amministrazione della città. Questo significa che ogni atto, ogni informazione, ogni dato che riguarda la nostra comunità e la sua classe dirigente deve essere accessibile con un semplice “click”. Alla accessibilità dovrà sempre accompagnarsi la semplicità. Ogni cittadino deve essere sempre in grado non solo di reperire, ma anche di capire, in tempo reale, ogni documento prodotto dalla Amministrazione comunale. Tutto questo in nome della necessaria trasparenza.

Tanti, troppi sono gli argomenti e le problematiche cui dare soluzione che si possono comunque racchiudere in un’unico concetto: qualità della vita.
Qualità della vita che passa attraverso grandi e piccoli interventi sul territorio: ottimizzazione dei trasporti, favorire il turismo mediante la cura del territorio e delle opere in esso insistenti per generare nuovi posti di lavoro, politiche sociali costruttive ed inclusive, sviluppo di agricoltura e pesca, miglioramento della qualità della vita dell’intero comune che passa attraverso il miglioramento della qualità della vita dei cittadini delle singole località, recupero di un’unica identità per sentirsi tutti parte di un grande Comune piuttosto che di piccole frazioni distanti e distinte tra loro e vissute con la percezione di un assoluto abbandono, specialmente per quanto riguarda il Nord.

Chiedo di poter diventare un segno ed un sogno di speranza, un segno di quel rinnovamento della politica che ci è tanto necessario ed un sogno da realizzare. Rinnovamento che, ormai, è diventato indispensabile e pronto a realizzarsi, se gli elettori lo vorranno perché il futuro di Fiumicino è nelle loro mani, o meglio nella loro matita, per come si esprimerà nella cabina elettorale.

Da parte mia ho voluto mettere a dimora un seme convinta che germoglierà e diventerà un albero ed all’ombra di quel rigoglioso albero, grazie alle cure di tutti gli elettori che mi daranno fiducia, un giorno siederanno i nostri figli e nipoti.