Nettuno, la famiglia Borghese apre al pubblico ‘Villa Bell’Aspetto’

24 maggio 2018 | 15:30
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Nettuno, la famiglia Borghese apre al pubblico ‘Villa Bell’Aspetto’

Con l’esposizione e l’adesione all’iniziativa “incontriamoci in giardino” la famiglia partecipa alla valorizzazione di Nettuno.

Nettuno – Il parco di Villa Bell’Aspetto, a Nettuno, nella sua avvolgente bellezza, testimonia il perfetto equilibrio raggiunto tra uomo e natura e vi propone un itinerario che parla del passato, della sua storia.

L’assetto rimane simile sin dal 1832 come testimoniano le piante dell’agrimensore Filippo Rondelli. Questo giardino, tipico mediterraneo, caratterizzato da un terreno argilloso, si trasforma salendo verso il palazzo storico nel formale giardino all’italiana. Dalle palme, le agavi, e gli eucalyptus che incorniciano la fontana sul piazzale all’entrata, si arriva quindi ai vialetti di bosso che formano due cuori speculari rispetto all’asse centrale, come secondo il progetto di Rodolfo Borghese.

La varietà di flora, con la sua esuberante vitalità, ha conquistato in passato personaggi illustri come Gabriele D’Annunzio e la sua famosa Eleonora Duse, la quale si dilettava nel “trucco delle rose” dai balconi del palazzo. Percorrere i viali, arginati dalle rigogliose foglie di acanto, impregnati da storie incredibili, è un’esperienza unica ed emozionante.

Inoltre sarà possibile visitare la raccolta delle opere scultoree di Alasia Borghese. A un anno dalla sua morte le nipoti Daria Borghese, Camilla Borghese Khevenhüller e la cugina Jose Pecori Giraldi, con la mostra “cara, carissima zia Alasia”, fanno uscire dall’ombra l’artista che ha dedicato la sua vita all’arte.

Le opere esposte, i personaggi ritratti da Alasia, rappresentano uno spaccato dell’epoca storica in cui l’artista ha vissuto.

Come scrive Pier Paolo Pancotto, nel suo contributo per il catalogo della mostra: ‘la sua indole schiva e riservata, che non era certo la più adatta ad integrarsi con un ambiente artistico così in fermento e orientato al cambiamento come quello che il destino le ha offerto in sorte. Alasia Borghese è nata nel 1926 ed è morta nel 2017. Pertanto, si è trovata ad esordire nella Roma effervescente e sorprendentemente animata degli anni Cinquanta (…).

Ella mantenne costantemente aperto un dialogo con le istanze del proprio tempo e, pur non prendendovi mai parte direttamente e limitandosi al ruolo di spettatrice, ebbe coscienza di esse grazie, soprattutto, al rapporto che la unì per tutta la vita a Lidija Aleksandrovna Trenina Franketti (Mosca, 1899 – Roma, 1980).

(…). Presso quest’ultima, Alasia compì la propria formazione e, superando i confini del regolare apprendimento accademico, si nutri più in generale dell’esperienza maturata da Lidija a livello internazionale traendone, a proprio modo, insegnamento’.

Alasia, inoltre, ha saputo, con la sua indole aperta al prossimo, fermare nelle sue sculture e quindi trasmettere a noi tutti un’apertura a tradizioni culturali diverse dalle nostre, in linea con l’educazione ricevuta in casa, poiché la famiglia Borghese era imparentata con molte famiglie europee, com’è evidente dalla storia della galleria Borghese.

Dopo una breve esposizione a Roma, presso la Galleria del Cembalo, per cui ringraziamo Paola Cavazza Stacchini la mostra sarà visitabile a villa Bell’Aspetto, Nettuno.

Anche in questa villa si respira l’atmosfera internazionale della famiglia che da secoli ha forti radici europee, un valore trasmesso con successo alle generazioni future che si traduce in una forte propensione all’interrelazione, oggi così importante per il nostro sviluppo e la diffusione della cultura.

Con l’esposizione e l’adesione all’iniziativa “incontriamoci in giardino” la famiglia partecipa alla valorizzazione del nostro territorio, ricco di opere artistiche e celebre per la bellezza della sua costa.

(Il Faro on line)